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Alba: la scuola di inglese e francese che si muove alla velocità dei giovani

ALBA

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BRUNO MURIALDO - Nasce l'Alba International School, dove verranno insegnati l’inglese e il francese. Una fantastica esperienza, adeguare l’insegnamento alla velocità con la quale si muove la nostra civiltà.

I nostri ragazzi sono tra i migliori ricercatori a livello mondiale. Nel futuro, questo Paese avrà il dovere di assicurare ai giovani una cultura adeguata, una scuola che sia fucina di idee e di pensieri.

Questo lo chiedono la nostra terra e la nostra cultura per poter sopravvivere a una papabile decadenza che non dovrà prevalere.

Parla la responsabile del progetto, Silvana Carbone (nella foto), che si dichiara entusiasta del piano di lavoro.

"Il progetto è nato da una richiesta molto forte del territorio, un territorio a vocazione turistica con un movimento di import-export altissimo. Vogliamo rispondere a questi bisogni facendo conoscere più a fondo le lingue straniere ai ragazzi che frequenteranno le nostre classi, in particolare la lingua inglese e francese. Questo programma vuole sviluppare il rapporto rilevante con il mondo e la globalizzazione e con le esigenze di lavoro che i giovani avranno al di fuori del paese. L'importanza di sapersi muovere e relazionare è diventato il fulcro di questo tempo. La nostra è una terra dove l’ottanta per cento dei prodotti va all’estero e non si può pensare che non sia importante seguirli con le capacità dovute".

Cosa pensa della scuola statale? Che non sia sufficientemente in grado di preparare i ragazzi o che non possegga il "minimo necessario"?

"La scuola statale sta migliorando su questo tipo di offerta, proprio per rispondere alle numerose necessità, ma è ancora insufficiente. Conosco bene la scuola statale, ci ho lavorato molti anni, e posso dire che la competenza che i ragazzi acquisiscono nel sistema statale italiano è ancora molto scarsa, comunque il nostro programma si baserà completamente sul programma scolastico italiano, in stretto riferimento alle indicazioni ministeriali, con una particolare attenzione all’apprendimento delle lingue straniere e per le attività di laboratorio che si andranno a trattare. Esisteranno laboratori che puntano sulla manualità, sullo sviluppo delle capacità logiche, per agganciare quelle che saranno le prospettive professionali e di attività che in futuro dovranno affrontare i ragazzi".

Come è stato accolto il progetto?

"Il progetto fa un po' fatica a decollare per i dubbi legittimi dei genitori, essendo il primo anno in forma sperimentale vogliono giustamente verificare come si svilupperà. Sul territorio di Alba, si tratta della prima esperienza di questo tipo e le perplessità, in fondo, ci sono. Devo però sottolineare che c’è molto interesse e sono già arrivate diverse manifestazioni di entusiasmo".

Dove nascerà la scuola?

"Nascerà in corso Europa, nella sede dell’ex agenzia delle entrate, un bel luogo circondato da strutture sportive, una zona verde lontana dal traffico cittadino".

Ci sono stati problemi con le altre scuole?

"No, anzi, per certi versi alcune scuole stanno offrendo collaborazione  ed è possibile che in futuro si attivi uno scambio di esperienze".

La scelta degli insegnati come è avvenuta?

"La scelta degli insegnanti è mia, mi sto attenendo alle graduatorie. Saranno insegnanti delle zona che manifestano delle competenze eccezionali, quella degli educatori è una parte importante che voglio seguire con scrupolosità e attenzione".

Bruno Murialdo

 

 

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