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ALBA/ A 35 anni dalla scomparsa il film sull'alpinista Gian Piero Motti "Itaca nel Sole"

ALBA

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Dopo la grande accoglienza ricevuta al cinema a Torino, approda ad Alba, al Cinema Moretta, “Itaca nel Sole. Cercando Gian Piero Motti”, film documentario incentrato sulla figura del noto alpinista e scrittore piemontese, pioniere dell’arrampicata libera e precursore di un approccio innovativo e moderno alla montagna.

L’opera rappresenta il frutto di quasi tre anni di ricerche da parte dei due autori, il castellinaldese Tiziano Gaia e il braidese Fabio Mancari (quest’ultimo anche produttore della pellicola, con la casa Stuffilm), che hanno scandagliato principalmente l’ambiente dell’alpinismo degli anni Settanta per portare alla luce, raccontandola per immagini, una delle personalità più complesse e dibattute della sua generazione. 

Classe 1946, Gian Piero Motti è cresciuto nel clima austero delle scuole di arrampicata sabaude, permeate dell’alone imponente del “Fortissimo”, Giusto Gervasutti, per poi allontanarsene e intraprendere un percorso di ricerca personale, che lo ha portato a scoprire i modelli americani di arrampicata, simbolicamente trasferiti sulle pareti di granito della Valle dell’Orco, la “piccola California” italiana.

Parallelamente all’attività su roccia, Motti ha scritto, tradotto, meditato, trainato. Il clima post-sessantottino ha avuto su di lui l’effetto di acuire il senso di distacco dalla generazione precedente di arrampicatori, ma soprattutto lo ha condotto su una strada di ricerca introspettiva, nella quale la montagna diventava simbolo di un viaggio più grande dell’uomo all’interno di se stesso e della società.

Pur circondato da un gruppo di fedeli compagni e discepoli, Motti ha sofferto le contraddizioni e i tormenti del proprio tempo e del proprio animo sensibile, riversandoli in pagine e articoli intrisi di malinconia, tanto da essere considerato da alcuni “il Cesare Pavese della montagna”. La sua opera più importante, e tuttora insuperata, è la “Storia dell’Alpinismo”, del 1978. È scomparso tragicamente all’età di soli 37 anni, il 21 giugno 1983.

Il film esplora le sfaccettature del “personaggio e uomo Motti”, attraverso numerose testimonianze dei suoi compagni di arrampicata (alcuni tra i più forti e noti nomi della montagna italiana del periodo ’70-’80, tra cui Ugo Manera, Alessandro Gogna e Mike Kosterlitz), immagini di archivio e ricostruzioni. Ai più stretti sodali di Motti, inoltre, è stato richiesto di ripetere, a distanza di 40 anni dalla sua apertura, la celebre “Itaca nel Sole”, via-testamento di Gian Piero Motti, superba visione letteraria e simbolica, prima ancora che fisica e alpinistica, sulle pareti del Caporal, gruppo roccioso all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Dopo il passaggio al Trento Film Festival, il documentario è stato accoltocon entusiasmo al Cinema Massimo di Torino, dove è rimasto in programmazione per più giorni, registrando sempre il “tutto esaurito”.

Ora arriva al cinema Moretta di Alba, per una serata-evento in un giorno particolarmente simbolico, giovedì 21 giugno (ore 21), solstizio d’estate e 35° anniversario della morte di Gian Piero Motti.

Al termine della proiezione, gli autori dialogheranno con il pubblico in sala. Il costo del  biglietto è di 6 euro, con riduzione per i soci Cai e i tesserati della palestra di boulder “Pianeta Verticale”, partner dell’iniziativa. Per info e prenotazioni: 0173 364936. 

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