ALBA
CUNEO CRONACA - La capacità di fare sistema, la laboriosità del territorio, il valore della terra e delle tradizioni, la sostenibilità: sono stati alcuni dei temi al centro della cerimonia di inaugurazione della 93esima Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. L’appuntamento, come è tradizione, si è tenuto nel Teatro Sociale cittadino con ospite d’onore il ministro della Difesa Guido Crosetto. In platea anche la signora Maria Franca Ferrero. Sul palco si sono confrontati il sindaco di Alba Carlo Bo, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il presidente dell’Ente Fiera di Alba Liliana Allena. Hanno portato il loro saluto anche l’assessore al Turismo della città di Alba Emanuele Bolla, il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Mariano Rabino, il presidente del Centro nazionale Studi Tartufo Antonio Degiacomi e il presidente della Fondazione Crc Ezio Raviola.
Il sindaco Carlo Bo: “Il nostro è un territorio laborioso che negli anni ha imparato a lavorare bene in sinergia, come dimostra la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Capitale italiana della Cultura 2026 che ha coinvolto ben 88 comuni, diventando la più grande candidatura territoriale progettata in Italia. È una sfida difficile, proprio come quelle cui siamo abituati e che tanto ci piacciono, ma è soprattutto uno stimolo a lavorare assieme, enti pubblici e privati, per promuovere il nostro patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico. La Granda è una provincia che produce 22 miliardi di Pil, di cui il nostro territorio rappresenta un 25-30%, dimostrando che abbiamo enormi potenzialità che si scontrano quotidianamente con i limiti delle infrastrutture, in primis l’autostrada che attendiamo da trent’anni, così come le sue opere complementari. Siamo così bravi a lavorare e a rimboccarci le maniche per ottenere risultati straordinari da dimenticare a volte di chiedere allo Stato di esserci più vicino, per permetterci di crescere ancora di più”.
"Ci sono cose su cui è giusto dividersi e altre su cui viaggiare insieme – ha confermato il ministro della Difesa Guido Crosetto -. Questo Paese deve individuare obiettivi in cui tutti tiriamo dalla stessa parte. Il pragmatismo lo si impara nel luogo dove si nasce e qui sappiamo rimboccarci le maniche, non lamentarci e arrangiarci. Qui è dove condividiamo i segretari comunali fra più comuni, qui abbiamo imparato a fare squadra per ottenere risultati, qui sono Guido e non un ministro, perché le cariche finiscono e quello che rimane è l’essenza delle persone. Il Made in Italy è un valore aggiunto straordinario, insieme al patrimonio storico e culturale del nostro Paese. Abbiamo portato il tartufo, il Barolo e la Nutella nel mondo abbinandoli al nome di un territorio che all’epoca non era quello che conosciamo oggi e che abbiamo saputo trasformare grazie alle intuizioni di persone eccezionali come la famiglia Ferrero. Qui il benessere è sempre stato accompagnato da una grande umanità”.
Una lunga tradizione di illustri personalità, molte del mondo della politica, culminata lo scorso anno con l’arrivo ad Alba nella giornata inaugurale della Fiera, in occasione del centenario di nascita di Beppe Fenoglio e del bicentenario di Michele Coppino, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel 2021, invece, a salire sul palco erano stati gli allora ministri per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, e del Turismo, Massimo Garavaglia, nel 2020 l’ex ministro per gli Affari regionali e Autonomie Francesco Boccia, nel 2019 l’ex ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. Il 2018 era stato dedicato alle Creative Cities of Gastronomy e prima ancora il taglio del nastro era stato affidato a Graziano Delrio allora ministro delle Infrastrutture e trasporti (2017), Pietro Grasso ex presidente del Senato della Repubblica (2016), Martin Schulz all’epoca presidente del Parlamento Europeo (2015), Maurizio Lupi ex ministro delle Infrastrutture e trasporti (2014).
Dopo il dibattito nel teatro cittadino, il corteo si è spostato nel cortile della Maddalena per il taglio del nastro del Mercato mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. La Fiera prosegue per nove settimane fino al 3 dicembre approfondendo quest’anno il tema “L’alba del futuro”. Il programma completo QUI.
Tra gli appuntamenti in calendario, sabato 14 ottobre anche l’apertura del nuovo Museo del Tartufo, che si inserisce all’interno dell’edificio circostante il Cortile della Maddalena, complesso storico cittadino che si affaccia sulla via centrale, via Vittorio Emanuele. 530 metri quadrati che raccontano tutto l’anno le varie sfaccettature di un prodotto straordinario della terra: gli aspetti naturalistici, storici, culturali e gastronomici di un fungo ipogeo che negli anni ha saputo affermarsi a livello mondiale. L’articolazione del museo si sviluppa su 140 metri di percorso espositivo suddiviso in quattro sezioni tematiche. Le dieci sale ricomprendono uno spazio laboratoriale e raccontano il mondo del tartufo attraverso 140 metri di illustrazioni grafiche tematiche, dispositivi multimediali e la raccolta di oltre cinquanta oggetti tematici esposti.
Il MUDET - Museo del Tartufo di Alba inoltre ospiterà sin dalla sua apertura un progetto fotografico di Steve McCurry. L’esposizione – realizzata ad hoc per il museo stesso – sarà prodotta nell’ambito dell’allestimento del Museo del Tartufo ad opera della Città di Alba, con il coordinamento e la collaborazione del Centro Nazionale Studi Tartufo e il contributo della Regione Piemonte. Una serie di scatti del celebre fotografo statunitense – con i ritratti dei trifolao da tutte le province della regione, con l’intero Piemonte rappresentato – saranno parte dell’allestimento permanente. La mostra, con la curatela di Maurizio Beucci, avrà il titolo “Truffle hunters and their dogs”. I biglietti per l’ingresso al Museo sono in vendita anche online QUI. La cerimonia in teatro è a ingresso libero.
(Foto Alessandro Sgarito_Archivio Ente Turismo LMR)