MONTAGNA
SERGIO RIZZO - Domenica 13 ottobre sarà il giorno d’inizio della 19esima Festa del Cece al Parco Gurei. La giornata prenderà avvio con il mercatino dell’artigianato e di prodotti tipici del territorio.
Alle 11.30 si svolgerà la cerimonia d’inaugurazione con il saluto alle autorità e la successiva consegna del Cece d’Oro, che quest’anno sarà assegnato a Ezio Raviola.
Alle ore 13, i commensali saranno deliziati con un pranzo a base di ceci di Nucetto e prodotti tipici locali. Per il pranzo, è necessaria la prenotazione contattando il numero: 0174.74112 o via WhatsApp al numero 348.9030224. Il pranzo sarà preparato dallo chef Paolo Pavarino e dai ragazzi del corso di cucina del Cfp Cebano Monregalese, insieme allo chef Andrea Basso.
Nel pomeriggio, si esibirà il gruppo Somos Tango con un’esibizione di danze argentine. A partire dalle ore 15.00 ci sarà la gran castagnata con distribuzione gratuita di caldarroste, accompagnata dalla musica della band “Alberto e Simone”.
I musei di Nucetto saranno aperti dalle ore 14.30 fino alle 18. Sarà anche possibile fare una pedalata sul Ferro-Ciclo presso la Stazione di Nucetto, grazie ai volontari del Museo Ferroviario Piemontese di Savigliano.
"Questa edizione della Festa del Cece, purtroppo, sarà meno gioiosa e un po’ triste rispetto al solito, perché è venuto a mancare poco più di un mese fa Ugo Novello, socio fondatore e vicepresidente dell’associazione del cece. Grande è stata la sua dedizione e passione, unite a doti umane non comuni, dimostrate in tanti anni di volontariato che hanno contribuito al successo dell’Associazione del cece e al tempo stesso alla promozione del territorio".
Il sindaco Enzo Dho ha commentato: “Siamo orgogliosi che la nostra manifestazione sia stata inserita nel programma “Fieramente in Piemonte” di Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura e cibo e Visit Piemonte, sotto un unico cappello, una selezione di sagre e fiere agroalimentari locali che affondano le radici in un lontano passato, portando fino ai giorni nostri una grande cultura del gusto, di cui andare orgogliosi”.
Sergio Rizzo.