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Aido Bra: "Vogliamo educare i ragazzi al pensiero critico su cibo e ambiente"

BRA

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Proporre un approccio critico e curioso nei confronti del cibo e dell’ambiente, sperimentare scelte di consumo e di vita consapevoli, stimolare nuovi, alternativi e sostenibili punti di vista. Questi sono alcuni degli obiettivi del progetto promosso da Aido Bra e realizzato da Slow Food Italia e dalla Elisa Sednaoui Foundation, con un programma educativo dedicato alla scuola media, con il coinvolgimento iniziale di due classi della scuola media ed un’estensione ad altre due nei prossimi mesi. Tre le fasi previste dal progetto sviluppate sulla base dei contenuti Slow Food proposti con il metodo di facilitazione creativa promosso da Esf. La progettazione, partita ad ottobre, ha portato ad inizio anno alla realizzazione di laboratori interattivi su benessere, alimentazione e ambiente.

La proposta nasce con l’idea di sviluppare un modello inedito, pratico e concreto nell’ambito dell’educazione ambientale e alimentare. La sperimentazione braidese del programma si configura come un viaggio esplorativo, capace di sviluppare il pensiero critico degli studenti coinvolti sul ruolo di ciascuno rispetto al proprio benessere e alla salute del pianeta, valorizzando il potenziale creativo dei ragazzi nell’ideazione di attività didattiche replicabili in altri contesti, secondo i principi della peer education ("educazione tra pari"). Infatti, dopo aver approfondito stili di vita corretti, imparato a leggere le etichette degli alimenti e sperimentato i fondamenti dell’educazione sensoriale, i ragazzi saranno protagonisti della seconda parte dell’iniziativa, all’interno della SuperStrabra, prevista per il 15 aprile 2018. Tra creatività e nuove competenze, gli studenti saranno infatti ideatori e registi di un’attività didattica destinata a famiglie e cittadinanza, coinvolgendo ragazzi, famiglie e sportivi.

Il progetto, che come Gruppo Comunale Aido “Nicoletta Gorna” Bra è stato concretizzato, vede nel corretto stile di vita e nella capacità di godere di una cultura in ambito alimentare concetti profondi mirati alla salute e alla precisa volontà di mantenerla nel tempo portando le liste dei malati in attesa di trapianto a valori numerici di minor entità numerica. Ecco allora il riconoscimento del Centro Servizi per il Volontariato di Cuneo, che ha riconosciuto nel progetto un’utilità sociale d’indubbio spessore anche grazie alla presenza di esperti di settore a “marchio” Slow Food Italia ed Elisa Sednaoui Foundation che danno garanzia e certezza di insegnamento volto a preservare la vita elemento chiave tanto caro all’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule.

“Ancora una volta Aido con il gruppo legato al territorio di Bra esprime una capacità progettuale diversa e al tempo stesso efficace e mirata, che di certo porterà a riflessioni legate al “dono”, gesto generoso, gratuito ed altruista mirato a ridare una speranza di vita a chi in lista d’attesa spera in una telefonata” dice Sergio Provera, dirigente dell'Aido braidese.

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