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Addio a Ugo Boccacci, uomo delle valli Gesso, Vermenagna e Pesio: il cordoglio di Provincia e Uncem

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - La Provincia di Cuneo si unisce al lutto della comunità provinciale per la morte dell’ex consigliere Ugo Boccacci, che fece parte dell’assise provinciale dal 1985 al 1990, eletto nel Collegio di Boves tra le fila del Partito Socialista Italiano. Il presidente della Provincia, Federico Borgna: “Con Boccacci scompare uno di quegli amministratori che hanno lasciato il segno nella nostra provincia. Esprimo a nome mio personale e di tutto il Consiglio provinciale le più sentite condoglianze, ricordandone le non comuni doti di intelligente e capace amministratore”.

Classe 1946, originario di Serra San Quirico in provincia di Ancona, Boccacci è mancato oggi, venerdì 19 marzo, all’ospedale di Cuneo dove era ricoverato da alcune settimane. Da ragazzino si era trasferito a Peveragno con la famiglia, al seguito del papà ufficiale veterinario. Geometra libero professionista, era residente a Peveragno dove aveva anche lo studio. Quella di Boccacci è stata una lunga carriera di amministratore pubblico e politico, iniziata nel 1975 come consigliere comunale e assessore di Peveragno e proseguita per quarant’anni, dedicata soprattutto al rilancio e allo sviluppo sociale ed economico della montagna.

Per sei mandati, a partire dal 1990, è stato tra i banchi del consiglio comunale di Roaschia. Ma il nome di Boccacci è rimasto legato soprattutto alla Comunità Montana Valli Gesso, Vermenagna e Pesio di cui è stato presidente (dal 1990 al 2003) e Comunità Montana Valli Gesso e Vermenagna (dal 2004 al 2009), per poi assumere la presidenza della nuova Unione Montana Alpi del Mare da cui si era dimesso l’anno scorso. Boccacci ha poi ricoperto molti altri incarichi nel Gal Gesso Vermenagna Pesio, Consorzio Cuneese Rifiuti solidi urbani, Comprensorio di Cuneo, Unità sanitaria locale (Ussl), Consiglio Scolastico Distrettuale, Parco regionale dell’Argentera, Uncem, Formont, Verde Vivo società a capitale misto, Cec. Boccacci lascia la moglie Mirella i figli Paolo e Alberto e i nipoti.

Uncem - con il presidente regionale Roberto Colombero, il presidente nazionale Marco Bussone e il presidente onorario Lido Riba - si unisce al cordoglio della famiglia e dell'intera comunità cuneese e piemontese per la morte di Ugo Boccacci. Ugo è stato una colonna di Uncem. Ha avuto ruoli nell'organizzazione regionale e nazionale, nella Giunta e nel Consiglio. Ha sempre svolto gli incarichi e i ruoli ai quali è stato chiamato con dedizione, passione, grande competenza. In Uncem - con Alberto Buzio, Roberto Vaglio e molti altri, con tutti i colleghi e le colleghe - è stato capace di affrontare con il presidente Riba le delicate fasi delle riforme e stretto è stato il rapporto con l'ex presidente nazionale Enrico Borghi.

In decenni di militanza e azione, Ugo ha condotto percorsi di sviluppo locale, aprendo strade che oggi sono ancora percorse. Nel Gal come nella Comunità montana ha avviato preziosi progetti per garantire crescita, inclusione, diritti di cittadinanza. Era sempre stato molto critico verso la soppressione delle Comunità montane e a Peveragno ha sempre condotto iniziative e interventi con grande rispetto per chi aveva visioni diverse dalle sue. In questo, ma in particolare nell'aver creduto in Enri montani capaci di garantire sviluppo economico locale, Ugo Boccacci è stato maestro e anticipatore.

Uncem lo ricorderà sabato 20 marzo, in occasione della presentazione del dossier sul Piano nazionale Ripresa e Resilienza, e sarà presente in forma ufficiale al funerale. Per un saluto che è un grazie e allo stesso tempo un monito, per i giovani che possono raccogliere e imparare dalla sua testimonianza di passione e impegno per le comunità e i territori montani.

(Foto e testo tratti dal sito della Provincia di Cuneo)

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