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Acqua pubblica: il Comitato Cuneese denuncia macchina del fango

CUNEO

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Riceviamo: 'È davvero con grande sorpresa e preoccupazione che stiamo assistendo a quello che sta succedendo, intorno al futuro della gestione del Servizio Idrico Integrato in provincia di Cuneo.

Dopo mesi di notizie inattendibili (50 milioni di indennizzo al gestore privato, obbligo di fornire garanzie da parte dei Comuni, aumenti insostenibili delle bollette........), alle quali abbiamo risposto con argomentate smentite, ora si è passati alla disinformazione e alle lettere anonime.

Alcuni sindaci hanno raccontato di scritti e telefonate per indurli a cambiare posizione in Assemblea Generale.

Con questi mezzi viene suggerito che il gestore totalmente pubblico avrebbe un pauroso buco di bilancio che tenderebbe a farsi coprire dai nuovi soci entranti. Lasciamo all'azienda la sua autodifesa.

Come Comitato ci interessa sottolineare, anche a riprova della nostra totale indipendenza da qualsivoglia gestore, che tre anni or sono, esaminando i bilanci dei gestori, avevamo rilevato come ciò che oggi viene bollato da improvvidi ignoti come “pauroso buco”, fosse in realtà “una ricchezza” aggiunta di questo gestore che a nostro avviso doveva essere reinvestita e non accantonata.

Liquidata quindi brevemente la questione tecnica, ci interessa ora affrontare il lato politico. Se la macchina del fango messa in atto dimostra come gli interessi in gioco siano fortissimi, siamo allibiti per il fatto che alcuni Amministratori riducano il futuro dell'Acqua pubblica in una guerra di potere tra le sette sorelle delle Provincia.

Ma più ancora: cosa mai hanno capito delle nostre proposte questi sindaci? Il Comitato ha mai parlato di accorpamento in Acda di tutti i Comuni della provincia: no!

Abbiamo parlato di un nuovo gestore totalmente pubblico, con soci esclusivi tutti i 250 Comuni, ognuno in ragione della popolazione residente e della estensione territoriale. In seconda battuta, se le divergenze tra le sette sorelle sono così insanabili (ci faremo la guerra dell'acqua?) si può benissimo pensare a due o tre aziende totalmente pubbliche (all'ombra dei campanili più “potenti”) che si raggruppano poi in un consorzio d'imprese capace di gestire tutta la provincia, senza
mischiare debiti ed utili.

Non avremmo mai immaginato che proprio nei giorni dell'Enciclica di Papa Francesco, nostri politici potessero abbassarsi a questi comportamenti. Ci auguriamo che alla luce di quanto espresso nel capitolo sull'acqua, anche la Chiesa Locale voglia esortare i nostri amministratori ad abbandonare questa strada'.

COMITATO CUNEESE ACQUA BENE COMUNE: tel.3893455739

mail: comitato.cuneese@acquabenecomune.org

Contatti per zone: Oreste B. 3384714566 (Albese)- Oreste D. 3201425545 (Cuneese)- Ezio 3405204771
(valli Gesso,Vermenagna,Stura)- Stefania 3384493689 (Fossanese)- Rosa 3495372854 (Monregalese)-
Fulvio 3311143501 (Saluzzese,Val Varaita)- Gianni 3281494760 (Braidese)- Mario 3291475791
(Saviglianese).

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