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A Niella e Lesegno battute straordinarie di caccia al cinghiale per combattere la peste suina

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Non è una zoonosi, malattia pericolosa per l’uomo, ma potenzialmente rovinosa per il settore degli allevamenti. Gli agenti responsabili delle zoonosi comprendono batteri, virus, parassiti, miceti e altre entità biologiche. Le zoonosi rappresentano una minaccia per la salute umana e animale, con importanti ripercussioni anche a livello sociale ed economico. Sebbene a seguito di contatto con un agente di zoonosi qualsiasi persona sia potenzialmente a rischio di sviluppare malattia, quest’evenienza è più probabile per le persone colpite da malattie croniche, con stato di immunodepressione, negli anziani e nei bambini o che si trovano in particolari condizioni, come ad esempio le donne in gravidanza, determinando possibili conseguenze di maggiore gravità. Il cambiamento degli stili di vita, l’aumento degli spostamenti, la globalizzazione del mercato alimentare e dei commerci, i viaggi transfrontalieri e le ampie e complesse interconnessioni tra l’uomo, l’ambiente e gli animali domestici e i selvatici, fanno sì che le zoonosi continuino a costituire un pericolo globale per la salute pubblica.

La peste suina africana colpisce la famiglia dei suidi, di cui fanno parte maiali e cinghiali, specie presenti sul nostro territorio. La peste suina africana è una malattia, quasi sempre letale, che colpisce la famiglia dei suidi, tra cui maiali e cinghiali. Non è trasmissibile all’uomo, ma la sua diffusione può avere un impatto rovinoso sugli allevamenti. Si trasmette per contatto diretto, tra un animale e un altro, per contatto con superfici e tessuti contaminati, ingerendo scarti di cucina. Il virus che la diffonde può rimanere vitale fino a cento giorni e resiste alle alte temperature. Si tratta di un problema per tutto il territorio nazionale. Ad aprile, il commissario straordinario di governo ha emanato delle disposizioni per il contenimento di questa malattia e le autorità locali si stanno adeguando. Il sindaco di Niella Tanaro Gian Mario Mina e il sindaco di Lesegno Emanuele Rizzo spiegano come cercare una soluzione che possa portare alla creazione di una zona “che prevenga nei nostri territori l’arrivo della peste suina, con conseguenze che sarebbero pesanti sia per il settore suinicolo locale che per tutto il turismo e le attività outdoor. Dobbiamo agire in fretta, non c'è più tempo da perdere. Ringraziamo la Regione e la Provincia per il supporto – spiegano i sindaci Emanuele Rizzo e Gian Mario Mina – in particolare il consigliere Pietro Danna e il presidente della provincia Luca Robaldo che ci hanno dato modo di confrontarci anche se nello scorso fine settimana erano impegnati nella gestione del maltempo. Al momento non tutti i cacciatori delle squadre locali sono in possesso delle certificazioni per effettuare l’intervento, ma speriamo che si possa agire in fretta per trovare una soluzione. Ringraziamo il Comprensorio che si sta occupando di organizzare i corsi in tempi brevi, ma soprattutto speriamo di poter riuscire a creare un sistema “cuscinetto” per bloccare l’avanzare della Psa”.

Oggi, grazie all’interessamento della provincia, nei territori comunali di Niella Tanaro e Lesegno sono stati inviati una quindicina di uomini abilitati per una battuta di caccia straordinaria ai cinghiali.

Sergio Rizzo

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