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A New York la cerimonia di chiusura del Pavese Festival 2023: premio saggistica alla prof. Salomone

ALBA

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CUNEO CRONACA - Con l’evento “Dreaming of the USA - The writings and translations of Cesare Pavese” alla Casa Italiana Zerilli-Marimò di New York si è chiuso il Pavese Festival 2023. Dopo due settimane di celebrazione dello scrittore nel suo paese natale, a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, tra concerti, spettacoli dal vivo, presentazioni di libri, mostre, attività outdoor e proposte per i più piccoli, la Fondazione Cesare Pavese ha traslocato temporaneamente a New York per omaggiare il Pavese traduttore e consegnare il Premio della sezione Saggistica alla professoressa della St. John University Rosemary Salomone. 

Un centinaio le persone che hanno raggiunto la prestigiosa sede della Casa Italiana nel quartiere del Greenwich Village per assistere a una serata organizzata in collaborazione con la Olga Ragusa Foundation e pensata principalmente per presentare la ricerca accademica sul Fondo Molina commissionata dalla Fondazione Pavese a Iuri Moscardi, dottorando in Letterature comparate al Graduate Center della City University di New York e curatore della rubrica di critica pavesiana “Dialoghi con Pavese” pubblicata sul sito della Fondazione Cesare Pavese.  

Grazie agli interventi di importanti relatori come il traduttore Brian Robert Moore e la scrittrice, traduttrice e professoressa di Scrittura creativa all’Università di Princeton Jhumpa Lahiri, grande appassionata e «innamorata della lingua italiana proprio grazie a Pavese che dedicò la sua tesi di laurea a Walt Whitman», l’evento ha ulteriormente messo in luce l’approccio innovativo alla traduzione dello scrittore santostefanese e ha portato a compiere un nuovo passo per l’avvio di nuove ricerche sull’attività di traduttore di Cesare Pavese, di importanza fondamentale per la sua opera in quanto fondante la ricerca linguistica che ha poi caratterizzato tutta la produzione successiva. 

Prima della consegna del premio alla docente Salomone, le conclusioni dell’incontro sono state affidate al direttore della Fondazione Cesare Pavese, Pierluigi Vaccaneo, che con questo gran finale newyorkese auspica «l’avvio di una stagione internazionale per le attività della Fondazione e la divulgazione dell’opera pavesiana nel mondo», con un saluto speciale portato a New York dal presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino, ospite della serata, per sottolineare «il valore e l’importanza della cultura e della letteratura nella declinazione di un turismo della memoria, capace di valorizzare la storia, le tradizioni e il senso di appartenenza delle comunità di un territorio patrimonio dell’Umanità».  

Il Pavese Festival è promosso dalla Fondazione Cesare Pavese e dal Comune di Santo Stefano Belbo con il contributo di Regione Piemonte, Un paese ci vuole, Banca d’Alba, Banco Azzoaglio, Fondazione CRC, Fondazione CRT, Associazione Paesaggi Vitivinicoli, Audi Zentrum, Cantina Vallebelbo, Casa Italiana Zerilli-Marimò, Ceretto, Consorzio dell’Asti DOCG, Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, I Vignaioli di Santo Stefano Belbo, Lasergi, Tosa Group. In collaborazione con: Archicultura, Chora Media, Comune di Brancaleone, Confindustria Cuneo, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Fondazione Mancini Carini, Landscape Storymovers®, Le marne, Museo a Cielo Aperto di Camo, Pro Loco Santo Stefano Belbo, Tabui, TicketOne. Media Partner: IVM Multimedia, Radio Alba, Radio Vallebelbo.  

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