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A gru, a fune e idrauliche: tutto quello che c'è da sapere sulle draghe

CUNEO

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Le draghe rappresentano un elemento indispensabile in molti ambiti lavorativi legati all'acqua, dal trasporto fluviale alla conservazione della navigabilità dei porti e delle vie d'acqua. 

Tale strumento è utilizzato per risolvere problematiche che riguardano l'erosione, la sedimentazione o la minaccia ambientale. Nella selezione del tipo di draga più appropriato, è essenziale conoscere le caratteristiche dei vari modelli disponibili sul mercato, così da prendere una decisione informata ed efficiente, considerando le specifiche condizioni dell'area interessata e il progetto da realizzare.

Draghe meccaniche

Le draghe meccaniche sono principalmente progettate per operare in acque poco profonde e possono essere dotate di benne, gru o escavatori montati su piattaforme galleggianti. Questi dispositivi risultano particolarmente efficaci nella manipolazione di materiali compatti e granulosi, quali sabbia, ghiaia o argilla. 

Draga a benna rovesciabile

La draga a benna rovesciabile possiede un sistema di funi collegato ad una grande benna in grado di sollevare grandi quantità di materiale in una sola volta. Una volta raggiunta la capacità massima, la benna viene ruotata per scaricare il materiale in un'area di deposito adiacente. Questo tipo di draga è particolarmente indicato per lavori in acque confinate o con ridotta profondità.

Draga a gru

La draga a gru rappresenta una soluzione versatile, costituita da una piattaforma galleggiante equipaggiata con un sollevamento meccanico che permette la rimozione e lo scarico del materiale sedimentato tramite l'utilizzo di benne diverse capacità. La draga a gru può operare anche in condizioni meteo avverse ed è ideale per progetti che richiedono escavazioni precise e sistematiche.

Draghe idrauliche

Le draghe idrauliche utilizzano un sistema di pompaggio dell'acqua per aspirare il sedimento e convogliarlo attraverso tubi verso un'area di stoccaggio predefinita.  Offrono un'elevata capacità di escavazione e si adattano a tipologie di terreno diversificate, come sabbia, fango o limo. Questo gruppo comprende diverse categorie, tra cui spiccano le draghe auto svuotanti, le draghe a pressione e le draghe subacquee.

Draghe subacquee o dette anche “a fune”

Le draghe subacquee vengono impiegate principalmente in siti con profondità elevate e si caratterizzano per l'utilizzo di robot e telegestione. Dotate di bracci meccanici o pneumatici muniti di sensori e telecamere, permettono la rimozione controllata dei sedimenti e un accurato monitoraggio delle operazioni sottomarine. 

L'utilizzo di questo tipo di draga è indicato soprattutto per progetti legati a rischi ambientali o situazioni in cui è necessario intervenire con estrema precisione. Esistono anche dei modelli denominati draghe a fune che permettono di immergere la pompa di dragaggio tramite un’apposita carrucola. 

Draghe auto svuotanti

Questo modello di draga idraulica presenta una serie di pompe di carico e scarico collegate a serbatoi che ospitano temporaneamente i sedimenti aspirati. Quando questi vengono successivamente convogliati nella zona di smaltimento, l'acqua in eccesso viene separata dal materiale solidificato. 

Queste unità permettono di dragare grandi volumi di materiale in tempi relativamente brevi, risultando particolarmente adatte per lavori su larga scala o a lungo termine.

Draghe a pressione

Le draghe a pressione utilizzano un sistema di pompaggio che aspira il sedimento e lo convoglia direttamente all'interno di un tubo flessibile, senza passare per serbatoi intermedi. Grazie alla loro capacità di raggiungere profondità considerevoli, queste draghe sono ideali per operazioni in acque profonde o costiere.

Il controllo della pressione dell'acqua permette inoltre una maggiore efficienza nello spostamento del materiale da una postazione all'altra.

 

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