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Dopo Hong Kong Saluzzo, a febbraio 2024 riapre il Castellana nell'ex monastero di San Giovanni

SALUZZO

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CUNEO CRONACA - Parla anche un po’ di Saluzzo uno degli eventi del mondo gastronomico più conosciuti a livello internazionale. E diventa anche l’occasione per un annuncio che riguarda proprio la città che fu capitale del Marchesato e che ha fatto storicamente della gastronomia uno dei suoi aspetti distintivi. Andrà infatti ad Hong Kong il più prestigioso tartufo battuto al Castello di Grinzane Cavour per l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. Al termine dell’intensa maratona in collegamento con tutto il mondo, infatti, all’incredibile cifra di 1 milione 100 mila dollari di Hong Kong (oltre 132 mila euro), il Paese asiatico si assicura, ancora una volta, il pezzo più pregiato della collezione: un tartufo bianco di 1 chilo e 4 grammi di peso.

Ad organizzare il grande evento dalla capitale orientale, che storicamente nutre un legame profondo con le Langhe e con la tradizione dei trifolao, è stato l’imprenditore saluzzese Matteo Morello, titolare del ristorante Castellana di Hong Kong e dell’omonimo locale realizzato nel 2020 nei locali dell’ex monastero di San Giovanni, cuore della città medievale di Saluzzo.

L’Asta Mondiale del Tartufo ha accresciuto la sua vocazione internazionale, con il ricchissimo parterre dei collegamenti in diretta, tra i quali Hong Kong si è confermato, come da tradizione, il più dinamico e propositivo. La metropoli a forte vocazione finanziaria, infatti, ha ospitato oltre 100 illustri personalità dell’evento asiatico al celebre hotel Mandarin Oriental, in collegamento diretto con Grinzane. Protagonisti, tra gli altri, il presidente dell’Ente turismo Langhe, Roero e Monferrato Mariano Rabino; il presidente del consorzio di tutela del Barolo, Barbaresco, Alba Langhe e Dogliani Mario Ascheri; il console italiano a Macao e Hong Kong Carmelo Ficarra; mattatrice dei collegamenti Maria Pranzo di Areté food and wine. Grandi festeggiamenti hanno accompagnato il weekend nell’attesa dell’Asta, con un tripudio in occasione dell’annuncio del vincitore. 

A creare per l’occasione un’esperienza culinaria indimenticabile proprio dello chef di Castellana Hong Kong Romeo Morelli, affiancato da Fabiano Palombini del ristorante Perla insieme a Robin Zavou e Matthew Reuther del Mandarin.

Astronomica la cifra raccolta dai partecipanti durante la kermesse locale (quattro tartufi battuti più uno offerto dall’organizzazione in esclusiva per la capitale asiatica): 3,6 milioni di dollari di Hong Kong, più di 430 mila euro. Saranno interamente destinati all'Istituto Mother's Choice, associazione benefica che aiuta bambini in difficoltà, in particolare quelli senza famiglia, rappresentata in diretta internazionale dalla direttrice Alya Eyres. 

Parla Matteo Morello, coordinatore dell’Asta dalla città che deve il suo nome agli odori delle spezie che invadono il porto.

Cosa rappresenta l’Asta del Tartufo per voi e il vostro circuito? 

«Una grande soddisfazione per Castellana e i suoi collaboratori aver partecipato a questo evento di fama mondiale in quella che è una delle capitali culinarie d’Asia, per la qualità e varietà che ha da offrire. Per noi è stata l’occasione per presentare le proposte gastronomiche del nostro Piemonte e in particolare la tradizione della Langa, valorizzando il percorso avviato da qualche decennio in questa terra straordinaria, dove una cucina ben ramificata nel territorio è arrivata ad esprimere specialità riconosciute in tutto il mondo. L’evento in collegamento con il castello di Grinzane ha suscitato un interesse incredibile, che ripaga degli sforzi sostenuti in questi mesi di lavoro. E ci permette di “rilanciare la palla” sul fronte italiano…».

Ovvero?

«Annunciamo la riapertura, per febbraio 2024, del Castellana di Saluzzo, il ristorante dell’ex monastero di San Giovanni: all’ombra della torre civica approderà uno chef stellato».

I tartufi saranno protagonisti?

«Certamente, ma nel nuovo corso della “sorella saluzzese” del nostro circuito ci sarà un ritorno ai sapori genuini della montagna, con rivisitazioni in chiave moderna di alcuni prodotti e piatti che – siamo sicuri – sapranno conquistare la clientela piemontese. Il percorso che Hong Kong ha avviato nel solco della cucina tradizionale, Saluzzo lo esprimerà attraverso i sapori delle valli, che hanno un potenziale ricco di suggestioni, ancora da esplorare». 

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