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A Cuneo non è solo il "buio" in fondo a un tunnel che impedisce di fare grande la Granda!

CUNEO

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RICCARDO SARTORIS - Mentre i nostri politici si scambiano strette di mano con quelli di Oltralpe, noi di Cuneo fatichiamo ogni giorno a comprendere come sia possibile non trovare una soluzione definitiva che consenta di avere nel 2018 un collegamento valido tra il nostro territorio e quello di due aree per noi sorelle e fondamentali per il turismo e il commercio: la Liguria e la Francia.

Già il tema autostradale viene tirato fuori ad ogni campagna elettorale e ancora oggi non sappiamo con certezza se la Cuneo-Asti avrà termine.

Figuriamoci, dopo il voto, come potrà interessare a qualche politico mettere la faccia sulla questione dei collegamenti internazionali con il rischio di toppare alla grande…

Perché?

Perché non è facile e non ci si può dedicare nei “ritagli di tempo” o quando incombono le scadenze elettorali!

Occorre una politica che non abbia timore di dire e fare quello che è necessario per ridare dignità al nostro territorio.

Il prossimo anno ci saranno le elezioni regionali: aspettiamoci pure che qualcuno ci venga a spiegare come il tema gli sta a cuore…

A tutti ciò si aggiungono tre altri problemi: linea ferroviaria Cuneo-Torino tuttora con binario unico tra il capoluogo provinciale e Fossano; valico della Maddalena spesso chiuso d'inverno; aeroporto di Levaldigi che al di là degli annunci periodici non ci pare mai veramente decollato.

La situazione è difficile ma non impossibile, siamo la Provincia Granda e dobbiamo dimostrare di guardare alto.

Assistiamo in queste settimane ad un nuovo modo di interpretare la promozione di un territorio, senza egoismi o campanilismi, semplicemente aprendo le braccia e gli occhi. Alba ed Asti, infatti, stanno dimostrando che si può fare sinergia al fine di valorizzare i prodotti e un territorio comune, per crescere insieme due volte.

Ma Alba ha sempre fatto storia a sé, questo è noto.

Per quanto ci riguarda, dobbiamo solamente girare lo sguardo verso le nostre montagne, le sue valli e oltre, verso il mare, raccogliere questo territorio, l’impegno dei suoi abitanti e valorizzarlo in tutto il mondo.

Un’eredità incontaminata di natura e cibo, che farebbe invidia a chiunque, rimasta intatta in anni di isolamento e di mancate politiche di sfruttamento (forse è stato anche un bene) e che possiamo, con rispetto e condivisione, valorizzare nell’interesse di tutti.

Occorre fare rete e credere fino in fondo alla capacità dei nostri uomini a far grande un territorio ma ci vuole, anche, una politica comune che non può prescindere dall’impegno e dalla volontà di coinvolgimento.

L’arte della politica è saper far dialogare tutte le realtà di un territorio e fare sintesi per trovare risposte comuni e sostenibili.

In tutto questo i trasporti sono il nodo fondamentale ed il volano della nostra economia: aeroporto, autostrada, ferrovia.

Siamo carenti in tutti e tre questi ambiti e non può continuare così.

E’ urgente fornire delle risposte chiare ed ottenere l’appoggio necessario per risolvere questi problemi: non possiamo pensare di andare da qualche parte senza almeno risolvere almeno due di questi tre problemi per rendere veramente Grande la Provincia Granda!

Si può fare?

Si deve fare!

Riccardo Sartoris

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