CUNEO
La memoria di famiglia racconta come il primo dei Niemen fosse stato un giullare alla corte dello zar, e che avesse assunto quel nome prendendolo a prestito dal fiume che attraversa la Bielorussia, la Lituania e la Russia. Burattinai, giostrai, circensi e artisti di varietà legati agli spettacoli di piazza, i Niemen sono stati numerosissimi e si sono radicati anche in Piemonte. Oggi sono considerati gli ultimi continuatori di quello che un tempo era indicato come il trattenimento del Gianduja.
Sarà la parrocchia del Cuore Immacolato di Cuneo ad ospitare, domenica 19 novembre, in un doppio spettacolo alle 15 e alle 17, il gran teatro dei burattini dei fratelli Niemen. Protagonista degli spettacoli di Bruno Eliseo Niemen è un Gianduja autenticamente popolare, tramandato da generazioni attraverso la voce viva degli spettacoli. Bruno Eliseo l’ha imparato da suo padre e da suo zio, dai racconti di una delle grandi famiglie dello spettacolo viaggiante italiano. I burattini che verranno portati in scena sono quelli originali (circa 150) usati dalla famiglia già alla fine dell’800.
Andranno in scena irresistibili cavalli di battaglia burattineschi come Gianduja e l’acqua miracolosa, "che piace sempre, sia al nonno che al bambino". Spettacoli che da oltre 150 anni sanno regalare un paio d'ore di risate e di buon umore in ogni angolo del Piemonte. Rimasti inalterati nel tempo, il che è il segreto del loro successo, gli spettacoli dei Niemen sono un'occasione unica per far vedere ai bambini di oggi come si divertivano i nonni alla loro età.
Per scoprire di più sul gran teatro dei burattini dei fratelli Niemen: www.burattininiemen.com
(Foto di Pamela Galia)