CUNEO
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Giorgo Sommacal, noto fumettista e scrittore di libri per ragazzi, espone i suoi disegni, legati al tema del fantastico in chiave umoristica, nell'ambito della “Mostra Artieri Fantastici”, capolavori di artedesign, allestita presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, che si chiuderà domenica 27 novembre.
I suoi lavori si trovano nella sezione “Quattro fantastici”, dedicata all’illustrazione e a quattro artisti legati al territorio cuneese. Nato a Carmagnola nel '61, vive e lavora a Bresso. Ha pubblicato su Il Giornalino il personaggio Zia Agatha e sui testi di Piero Lusso (braidese d.o.c.) la serie Contatti.
Dal 1989 disegna Cattivik. Ha pubblicato su "Il Giornalino" il personaggio Zia Agatha e sui testi di Piero Lusso (braidese doc) la serie Contatti. Dal novembre 2007 pubblica sul blog striscebavose.blogspot.com le "Strisce Bavose" su testi di Augusto Rasori. già edite su "M", l’inserto di satira de L’Unità.
Di questi personaggi a fumetti ha realizzato, con Silvio Arlenghi, una versione a cartoni animati in un promo di 9’, presentato fuori concorso all’edizione 2008 della rassegna "Corto in Bra", che ha vinto il premio del pubblico sul web al concorso Castelli Animati-XL 2009.
Nel 2006 per SPERLING&KUPFER ha illustrato il libro "1.000.000 di dinosauri per Diego Zanzana" di Pino Pace. Con lo stesso autore nel 2008 ha disegnato il libro “Prospero e l’esaggelato” per i tipi di “Giralangolo-EDT”. Sempre con “Giralangolo-EDT” nel 2010 realizza il libro “BESTIACCE!”, seguìto nel 2011 da “Univerzoo” con l’ormai inseparabile Pino Pace.
Nel 2012 pubblica sul settimanale SKORPIO la striscia umoristica RAPA&NUI sui testi di Augusto Rasori e inchiostri di Laura Stroppi. Lo studio BOZZETTO, quello che fu del grande maestro dell'animazione Bruno Bozzetto, ora del figlio, sta progettando una serie di cartoni animati per la tv tratta dai due libri “Bestiacce” e “Univerzoo”.
Ha insegnato alla Scuola Internazionale di Comics di Torino e alla Scuola di Fumetto di Bra. Ora insegna al corso di fumetti per ragazzi delle Scuole Civiche di Bresso.
http://rapaenui.blogspot.it
http://striscebavose.blogspot.it/
https://www.facebook.com/giorgio.sommacal
Ho conosciuto Giorgio Sommacal alla Fiera del libro per ragazzi che si svolgeva a Bra. Era impegnato insieme a Pino Pace con bimbi tra i 7 e i 12 anni durante un laboratorio. Stavano illustrando le straordinarie avventure spaziali a un pubblico di bimbi vivaci, tra le loro mitragliate di osservazioni e domande.
Ho assistito, diligente, con in mano il libro illustrato “Univerzoo”, i cui protagonisti Sam Colam e il professor Pico Pane”, sono i famosi esploratori di “Bestiacce”, presentati nell'introduzione del libro, niente meno che dall'astronauta Umberto Guidoni.
Già la copertina, con grafica accattivante e scritti esilaranti, delinea la creatività e la bravura nel porsi in modo così divertente ad un pubblico infantile. E non solo. Anche il lettore “adulto” è rapito da questa divertente attività zoologica immaginaria.
Di lui, dicono che da piccolo sognasse di fare l'astronauta, oppure il fumettista, che dal suo punto di vista sono più o meno la stessa cosa: l'astronauta viaggia nello spazio, invece il fumettista viaggia con la fantasia, che costa molto meno e non si rischia di rimanere senza ossigeno...
Da bambino gli piacevano molto i libri con le figure, poi, ha imparato a leggere, ma niente da fare: continuavano a piacergli i libri con le figure. Ma chi è Giorgio Sommacal? Per saperne di più gli rivolgo alcune domande.
Giorgio è un uomo sulla cinquantina. Bella presenza. Figura slanciata. Folta chioma bianca, su un viso simpatico. Accattivante. Dietro gli occhiali da vista tondi, un po' da intellettuale, spiccano occhi vivaci, ironici, divertiti, di chi ha attitudine alla comicità, e che si divide tra fumetti e libri per ragazzi. Insomma un eterno ragazzo. Per mestiere e per spirito.
Cosa esponi alla mostra Artieri Fantastici?
“Sono tutti disegni tratti dai libri che ho fatto in collaborazione con Pino Pace. Tra questi: “1.000.000 di dinosauri per Diego Zanzana”; “Bestiacce!”;“Univerzoo”. Inoltre tavole a fumetti di Cattivik, e anche qualche acquaforte a tema fantastico. Comunque tutti disegni legati al tema del fantastico in chiave umoristica.
Riguardo ai libri “Bestiacce”; “Univerzoo”, come vi siete ispirati per i disegni dei personaggi?
Ci siamo ispirati ai bestiari fantastici che dal medioevo in poi, narravano di animali avvistati e dato che non c'era ancora la fotografia, venivano disegnati seguendo narrazioni fantastiche. Ci hanno ispirato anche il “manuale di zoologia fantastica” di Borges e il “Bestiario” di Cortazar.
Hai vissuto per molto tempo a Bra. Ti vedevo passare davanti alla vetrina del mio negozio Map, dove esponevo una vastissima gamma di biglietti di auguri, proprio di Lupo Alberto e Cattivik. Seppi dopo che li disegnavi tu.
“Si, infatti, mi ero trasferito a Bra per lavorare a Comunecazione, studio grafico e litografia”.
Leggo che hai iniziato disegnando e anche scrivendo tre storie del mitico “Lupo Alberto” di Silver.
“Sì, fu nel lontano 1989, che mi proposi a Silver, l'inventore di Lupo Alberto, il quale dopo alcune prove, mi disse di aspettare che mi avrebbe affidato una sceneggiatura da disegnare. Ero talmente eccitato, che nell'attesa, mi misi a scriverne una per conto mio. Si intitolava “Sentieri selvaggi” e già che c'ero, la disegnai pure! Silver la vide, e dopo qualche piccola correzione, la mandò subito in stampa nel numero del giornalino in lavorazione. Seguirono poi altre due storie, sempre scritte e disegnate da me. Poi, passai a disegnare “Cattivik”, il fantastico personaggio creato da Bonvi, il papà anche delle Sturmtruppen, di Nick Carter e altri simpatici personaggi a fumetti.”
Hai disegnato molto Cattivik, qual'è il carattere di questo cattivissimo fumetto?
“Intanto non è cattivissimo. Lui, si crede cattivo e malvagio, il “nero genio del male”. Ma così non è: nelle sue storie cerca sempre di attuare un crimine o una rapina ma, puntualmente non ci riesce. Infatti, dopo esilaranti e comicissime situazioni viene smascherato, punito e spesso fa anche brutte figure. Ma lui è immarcescibile e, come i migliori personaggi dei fumetti o dei cartoni, risorge sempre dalle sue sconfitte.
Ma tu lo leggevi già da bambino?
Sì, certo. Bonvi lo inventò nel 1956 come parodia di Diabolik. Leggevo già le sue storie, e mi piacciono perché non finiscono mai con la parola “Fine”, ma con una didascalia che, per gli appassionati del personaggio, è diventato un tormentone classico: “Ma non temete, al calar delle nuove tenebre il nero genio del male tornerà a colpire, perchè...CATTIVIK NON PERDONA!” Quindi, sapevo che le sue avventure non avevano fine. Non veniva arrestato per sempre. Il personaggio non moriva mai e avrei potuto leggere altre esilaranti storie nel numero successivo del giornalino. Una vera goduria per me e per tutti gli appassionati di Cattivik.”
Certo a te non manca l'ironia!
“Ci provo a essere ironico. Credo che l'umorismo sia una strategia per affrontare la vita con tutte le sue difficoltà, e sopratutto con la sua fine, che non è affatto un lieto fine. L'arte del far ridere è molto difficile, più dell'arte di far piangere, anche se normalmente, nella commedia, l'arte della tragedia sia meglio considerata. Concetto che vale per molti settori, sopratutto nel mondo del fumetto.”
Certo, l'umorismo, la satira non sono uno scherzo. Mi riferisco alle strisce bavose. Come funziona la collaborazione con Augusto Rasori?
“Con Augusto Rasori per un po' di anni abbiamo fatto circa 700 vignette, se non di più con le nostre “STRISCE BAVOSE.” Ore ne produciamo meno. Forse perché nascevano da uno sfogo alla situazione politica del tempo. Una forma di cura alla nostra incazzatura. Non che adesso la situazione sia cambiata di molto, ma forse con l'età ci si calma e si fanno più ragioni per sopravvivenza.
Collabori anche per i testi?
“A volte suggerisco il tema, abbozzo qualche battuta. Ma il più del lavoro lo fa Augusto, grande lavoratore della parola. Capace di sintesi e ritmo, fondamentali per l'efficacia di una vignetta di satira, che non sia scontata o banale.”
Con le “strisce bavose” vi guadagnate anche il pane?
“Non ne abbiamo ricavato quasi mai un profitto per viverci, è sempre solo stato un nostro divertissement.”
Ora nel team c'è anche tua moglie, Laura Stroppi.
“Si, da qualche anno con Augusto e Laura, anche lei disegnatrice, facciamo la serie a strisce di “RAPA&NUI”, pubblicata sul settimanale a fumetti SKORPIO.
Hai una fonte di ispirazione?
“Il concetto di ispirazione è un grosso equivoco. L'artista quando crea, non sempre è in preda al sacro fuoco dell'ispirazione. A volte, molto raramente accade, ma spesso si tratta di un lavoro quotidiano. Con il tempo si impara qualche trucco per partorire idee e svilupparle bene. Si tratta di anni di mestiere. Personalmente mi piace lavorare in coppia con uno scrittore, il confronto è sempre salutare e ognuno fa il suo mestiere.
La prima cosa che fai al tuo risveglio?
"Porto il mio meraviglioso collie di 6 anni a far i suoi bisognini".
Cosa ti irrita tanto da perdere le staffe?
La prepotenza e l'ignoranza, quando poi sono insieme allora mi arrabbio parecchio.
La tua collaborazione con Pino Pace è piana, liscia, oppure ci sono momenti di confronto burrascoso?
“Con Pino non siamo ancora arrivati allo scontro, per ora fila tutto liscio. Ma non dispero che prima o poi accada.
Come ti definiresti?
“Un cialtrone. Un libero professionista, molto libero e poco professionista.”
Ma queste strisce, strisciano? Insomma, com'è la vita di un creativo, di un fumettista?
“La mia è una vita difficile e tormentata: troppe bollette da pagare, pochi soldi e tanti progetti nel cassetto da far vivere. Per il resto sono un tipo normale, vado a letto presto.”
Anche nella vita sei un po' Cattivik?
“Vorrei esserlo, ma c'è il codice penale che mi frena un po'.”
La mostra: “Il cuNeo gotico. Artieri fantastici. Capolavori di artedesign.
A cura di: Seminario di Arti Applicate/MIAAO della Congregazione dell’Oratorio di Torino, guidato da Enzo Biffi Gentili e con la collaborazione della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano.
Sede: Complesso monumentale di San Francesco, Cuneo.
Date e orari di apertura: da sabato 24 settembre a domenica 27 novembre, da martedì a domenica dalle 15.30 alle 18.30. Visite guidate gratuite la domenica in orario 16.30. Non occorre la prenotazione.
Ingresso libero.
Fiorella Avalle Nemolis
(Nella foto: le copertine di "Bestiacce" e "Univerzoo")