CUNEO
CUNEO CRONACA - Cuneo ospita una mostra fotografica di grande rilevanza, frutto della collaborazione tra l’Associazione Progetto HAR, il Gruppo Fotografico Progetto Immagine di Lodi e Gabriele Chiesa, docente di fotografia all’Università degli Studi di Brescia. L’esposizione vuole celebrare la fotografia come segno e testimonianza di eventi, costume, e valori sociali, che ci sopravvivono, mantenendo un ruolo insostituibile come documento storico, sociale e artistico.
Il tema centrale della mostra è la "Carte de Visite", un genere fotografico formale che godette di grande popolarità dalla metà dell’Ottocento fino ai primi del Novecento. Le Carte de Visite divennero un simbolo della rivoluzione democratica nella comunicazione sociale, un mezzo che la fotografia ha reso possibile. Il formato di queste fotografie, simile a un biglietto da visita, rifletteva una vera e propria evoluzione nel modo di documentare la presenza e la figura di una persona.
"Il fotografo parigino André-Adolphe-Eugène Disdéri brevettò nel 1854 il metodo per ottenere otto negativi su una sola lastra, introducendo il formato delle Carte de Visite e rendendo la produzione fotografica più economica e accessibile", spiega Gabriele Chiesa. In parallelo alla mostra principale, è presente anche l’esposizione “CorRelazione”, organizzata nell’ambito degli eventi di InsiAmo “8 marzo è tutto l’anno”. Inoltre, saranno esposte le Carte de Visite Contemporanee che hanno partecipato al Premio Gianluigi Parpani “Il Mondo in Tasca – 2024”.
L’evento si propone non solo come una riflessione storica, ma anche come un’occasione per scoprire l’evoluzione della fotografia attraverso gli anni, celebrando la sua capacità di documentare e raccontare la società.