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Monete e reperti archeologici a Cherasco: si inaugurano le nuove sale del Museo Adriani

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CUNEO CRONACA - Il 18 febbraio 1898 Giovanni Battista Adriani donava alla Città di Cherasco le sue collezioni di libri, monete, sigilli, medaglie, quadri e stampe, unitamente a tutto l’altro materiale che aveva raccolto nel corso della sua vita. L’anno precedente il cav. Carlo Galli della Mantica, col suo testamento olografo, aveva lasciato al Municipio di Cherasco la cifra cospicua di dodicimila lire, finalizzata alla manutenzione e custodia del Museo.

Il Museo nacque dunque con lo stesso atto di donazione e la sua prima sede fu la casa del donatore, nella quale erano conservate le sue collezioni. Originariamente queste erano formate da tre nuclei principali: quello archivistico, quello bibliografico e quello numismatico, per un totale di circa 500 pergamene, numerosissimi manoscritti e autografi, 6-7 mila libri, più di 10.000 monete, un migliaio di medaglie, reperti archeologici romani di provenienza locale, tele, litografie, stampe ed altre testimonianze della cultura materiale cheraschese e piemontese.

In anni recenti altre donazioni hanno incrementato le raccolte dell'Adriani. Nel 2014, la donazione Paola e Aureliano Bertone ha arricchito Cherasco di una delle più importanti collezioni di monete celtiche presenti in Italia. Il lascito Bertone comprende inoltre un consistente nucleo di monete romane del III secolo d.C. e altre di diverse epoche ed aree geografiche, per un totale di 550 esemplari. Inoltre, la famiglia Bonci-Trabucco ha offerto al Museo, in memoria del dott. Attilio Bonci, una collezione di oltre 1200 monete e oggetti monetali di epoca classica e medievale. Tutto questo materiale, unito ad altre donazioni minori, fa del Museo Adriani un punto di riferimento essenziale per gli studiosi di numismatica a livello nazionale.

Per valorizzare il proprio patrimonio e metterlo a disposizione della collettività, l’Amministrazione comunale ha avviato lo studio sistematico e la pubblicazione delle collezioni. Attualmente, il museo, ospitato in Palazzo Gotti di Salerano, si presenta in parte con la sua strutturazione storica, mentre altre sale sono il frutto di interventi successivi.

La conclusione del primo lotto di lavori che hanno interessato Palazzo Gotti di Salerano, che verranno inaugurati sabato 5 ottobre alle ore 10.30, ha consentito l’eliminazione delle barriere architettoniche e la realizzazione della sala accoglienza-bookshop al piano terra. Al piano sottotetto, completamente recuperato ai fini espositivi, ha trovato posto la sezione di pre-protostoria, articolata in quattro teche dedicate a vari aspetti della vita umana.

Il primo piano ospita infine la nuova sezione di numismatica, qui collocata in stretto collegamento con le sale storiche. Due pregevoli medaglieri ottocenteschi in legno dialogano con il busto del donatore e con sei grandi teche moderne. Il bene culturale “moneta” è da sempre testimone diretto di avvenimenti e di realtà politico-sociali, oltre che economiche.

Per questo, è obiettivo dell'Amministrazione comunale completare il percorso espositivo fino al periodo contemporaneo, valorizzando così in toto il cospicuo patrimonio numismatico della Città di Cherasco. È previsto di alternare ciclicamente le varie raccolte e realizzare ulteriori spazi espositivi, una sala didattica e un nuovo deposito dedicato al materiale.

«Siamo contenti di inaugurare le nuove sale del Museo Adriani – dicono il sindaco Claudio Bogetti e la consigliera delegata alla cultura Mara Degiorgis – è stato un lavoro lungo, ma il loro recupero ci permette un ampliamento ulteriore di esposizione. Vogliamo ringraziare innanzi tutto la Regione Piemonte per il contributo Por-Fesr 2014/2020; ma l’iniziativa culturale rappresentata dal recupero di Palazzo Gotti di Salerano e dall’allestimento delle nuove sale del Museo Adriani non sarebbe stata possibile senza il contributo di tante istituzioni e di singoli cittadini».

L’inaugurazione è sabato 5 ottobre, alle ore 10.30, in Palazzo Gotti di Salerano (via Ospedale, 40), aperta a tutti. 

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