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"Aperibrasil" benefico a Carrù per la Casa do Menor di padre Renato Chiera

MONDOVì

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La Casa do Menor Italia organizza sabato 5 maggio (dalle 19,30 in piazza Mercato, sotto l'ala Borsarelli) a Carrù, in provincia di Cuneo, una serata benefica per i meninos de rua (i bambini di strada in Brasile) di Padre Renato Chiera. Un’apericena "giovane", al prezzo di 10 euro, che andrà a sostenere le attività di doposcuola e di prevenzione nelle varie realtà in cui opera l’organizzazione fondata da Padre Renato, originario di Villanova Mondovì.

"Stiamo vivendo, in Brasile, il periodo peggiore che io abbia mai conosciuto. Viviamo una situazione di caos a tutti i livelli: politico, economico, giudiziario, religioso, morale e sociale. Viviamo in una violenza spaventosa e sempre più crudele: la polizia che uccide i trafficanti, i trafficanti che uccidono i poliziotti, membri di fazioni avverse del narcotraffico che si uccidono fra di loro, la milizia (ex agenti di polizia) contro i “cattivi”, contro la polizia e pretendono tangenti dalla gente.

La guerra dei poveri contro i poveri, sostenuta dai mercanti di morte che approfittano del traffico di droga e delle armi. L’esercito nelle strade che dichiara guerra ai figli del Brasile non amati e senza opportunità. Segni di fallimento delle famiglie e della società in generale. Smettiamo di educare: uccidiamo ogni giorno circa 160-170 giovani, di cui, mediamente, 30 sono minorenni. Uccidiamo più che in Siria e abbiamo carceri sovraffollate che non risocializzano nessuno, che esplodono e formano esclusi con tanto di laurea. Viviamo una guerra civile e un genocidio con indifferenza e persino sostegno generale.

Nei giorni scorsi, nel  buraco do boi", un'area dominata dal narcotraffico, è stata percossa e uccisa sui binari del treno una ragazza di 19 anni incinta di 9 mesi, in attesa di due gemelli. Un nostro ex-ragazzo è morto lasciando una moglie e due figli. Marielle, una donna di colore della favela di Maré, è stata assassinata. Era una consigliera molto popolare, difensore dei diritti umani di tutti e simbolo di resistenza, molto critica su un sistema oppressivo. La violenza fomentata dalla polizia, dalla milizia e, dopo tutto, dallo Stato.

Lula è stato arrestato e con lui sono morti i sogni dei poveri. Le persone sono stanche e deluse, prepariamo le elezioni senza sapere cosa accadrà, la linea dura prevarrà, ma manteniamo e ravviviamo la speranza e la volontà di combattere e non arrenderci, sulla base di la forza della risurrezione di Gesù che ha preso il negativo e lo ha trasformato in vita. La Casa do Menor è una luce in tanta oscurità. Se non esistesse, dovremmo inventarla ora. Tutti invocano la violenza per vincere la violenza. La Campagna della Fraternità di quest'anno riguarda il superamento della violenza.

La Casa do Menor è stata indicata dalla chiesa del Brasile come un modello di azione, sottolineando modalità di superamento che hanno funzionato per 32 anni e sono efficaci. Più di 60 mila adolescenti e giovani professionali e preparati per il mercato del lavoro. E molti lavorano con il programma di Jovem Aprendiz (giovani apprendisti), nato nel governo di Lula. La Casa do Menor oggi coinvolge direttamente più di 2 mila bambini e adolescenti e persino famiglie: investiamo nello sviluppo della comunità con la nostra presenza e le proposte in comunità vulnerabili a causa della povertà, del traffico di droga o della milizia.

Abbiamo molte difficoltà, ma continuiamo con case di accoglienza istituzionali, case per bambini da zero a 18 anni e ora anche con case per adulti provenienti dalle strade e dal crack. Il governo investe miliardi in armi e sicurezza, nell'esercito e nelle carceri, ma non nelle politiche pubbliche. I nostri giovani hanno bisogno di sostegno, amore, valori, scuola, professionalità e opportunità, non di armi o uccisioni. La violenza è il grido di bambini non amati, senza prospettive di inserimento futuro e sociale. È il grido che i nostri giovani non stanno bene. Dovremmo sentire questo grido e vedere ciò che segnala, non uccidere per mettere a tacere le voci che ci accusano per tante assenze. La Casa do Menor è nata ascoltando il grido di giovani che non volevano morire e urlavano per una la famiglia, l'amore e il futuro, per le presenze".

Padre Renato Chiera

Nell’ambito della quarta edizione di “Aperibrasil”, con musica a cura del dj Due di Picche, è prevista la premiazione dei tre vincitori del contest fotografico “Un gesto d’amore”, al quale tutti possono facilmente partecipare. Come? Basta pubblicare su Facebook o su Instagram la foto che per chi la scatta meglio rappresenta un gesto d’amore, con l'hashtag #aperibrasil2018 e taggare la pagina Casa do Menor.

In palio ci sono “gustosi” premi: al primo posto una cena per 2 persone presso il ristorante "La Chiocciola" di Cuneo, al secondo classificato un’apericena per 2 persone presso "Beertola" di Cuneo, mentre il terzo posto prevede in omaggio una cena per 2 persone presso la pizzeria "Posillipo" di Borgo San Dalmazzo. La serata è organizzata in collaborazione con l’Istituto Alberghiero G.Giolitti di Mondovì.

Per ulteriori informazioni: Casa do Menor Italia: Cuneo – tel. 0171/489251; Villanova Mondovì – tel 0174/698439. www.casadomenor.org - segreteria@casadomenor.org

 

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