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8 marzo, è tempo di aquile

CUNEO

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SAVINO ROGGIA - Non si capisce perché intorno alla parità di diritti delle donne, dopo 110 anni di tesi e antitesi, si è ancora a centellinarla con il pallottoliere delle quote rosa.

In una società maschilista, corrotta o corruttibile, debitosa  quanto fallimentare, attenta a contare più che a brillare per opere ben fatte, è ora che le  casalinghe, anche dalle giunoniche fattezze, mettano i loro talenti a disposizione della comunità.

Chi meglio di loro saprebbe spendere meno di quello che è nelle loro disponibilità?  Nel mercato della vita si distinguerebbero per decoro, la capacita di donarsi  nell’ordine e nella misura coerente alla superiorità dell’uomo rispetto all’animale. Mai sarà amicone di figli e amministrati.

Chi meglio di loro saprebbe valorizzare avanzi, tagli e ritagli per fare agape,  consorzio e quindi generare futuro? Nella società dello scarto  incalzerebbero per un cambio di mentalità in cui i valori della verità e il bene della vita vincano sul meglio del progresso. La prevenzione,  con qualche bugia dalle gambe corte,  vincerebbe sul lavoro taroccato riportando in auge la buona pratica di spalare la neve bene e con tempismo per non dire del tenere funzionanti tombini, cunette e griglie. Con questa prosopopea, il Colle di Tenda bis mai degraderebbe a opportunità per faine.

Chi meglio di loro prima d’infilarsi in un vicolo sconosciuto mediterebbe, interpellerebbe Google e soprattutto guarderebbe nella propria borsetta? Non abbaierebbero alla luna circa la confusione che vi regna, ne spiegherebbero le cause che hanno reso rischioso l'attraversarlo.

Caro pantalone in difficoltà, allarmare è cosa buona e giusta, ma non basta: all’errore va data la sua collocazione tra gli elementi che imprigionano l’ordine, ambito quanto poco coltivato. Passi, quindi, la mano alla gonna: il gentil sesso, per la progenie, sa elevarsi ad aquila per scovarlo, definirlo e, in cantilena, trasferire orecchio dell’infante che è una variazione deformata  della verità che imprigiona l’uomo.

Savino Roggia

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