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CUNEO CRONACA - Venerdì 16 maggio, dalle 17 alle 18, presso il Padiglione 2 Spazio Editori del Piemonte del Lingotto, verrà presentato il libro “75 Kg di felicità” (Il Pennino, 2024) di Massimo Vacchetta e Roberta Morucci.
A otto anni di distanza dalla pubblicazione del best-seller mondiale “25 grammi di felicità” (Sperling & Kupfer), libro tradotto in 15 lingue che ha consacrato il veterinario Massimo Vacchetta tra i più grandi autori di libri dedicati agli animali della Penisola, arriva “75 Kg di felicità”, un fumetto che racconta apparentemente la stessa storia, ma in realtà ne capovolge la prospettiva: l’incontro con il piccolo riccio “Ninna”, che ha cambiato la vita al veterinario piemontese, viene raccontata infatti non più dal punto di vista dell’autore, ma da quello della riccina di soli 25 grammi.
Il libro verrà presentato a Torino nella speciale occasione del Salone internazionale del Libro, con la presenza di Massimo Vacchetta, Roberta Morucci, l’editore Dino Aloi (Il Pennino) in un bell’incontro dedicato ia grandi e piccini (il fumetto è adatto a tutte le età) moderato dalla conduttrice tv Erica Comoglio.
“75 kg di felicità. Come un grande veterinario può salvarti la vita” (Il Pennino, 2024) uscito a fine 2024, è completamente illustrato dalla mirabile penna dell’artista Roberta Morucci, con la benedizione di una leggenda del rock (il chitarrista dei Queen, Brian May, grande amante dei ricci e fondatore in Inghilterra di Centro di Recupero “The Amazing Grace”, che inserisce una sua dedica tra le pagine del fumetto), la prefazione dell’icona del cinema mondiale Brigitte Bardot che con la sua fondazione omonima difende i diritti degli animali dal 1986, dell’attore tedesco sensibile ai temi animalisti Andreas Hoppe e del disegnatore Bruno Bozzetto, che scrive al libro ha dedicato un suo prezioso ed emozionante disegno.
Un antico proverbio, che recita ’l’ingegno di necessità fa virtù’, sembra sposarsi a pennello con le idee del dottore dei ricci che, non godendo di alcun finanziamento statale per il suo “Centro Recupero Ricci La Ninna”, primo ospedale in Europa dedicato a questa specie, deve inventarsene una ogni giorno.
Il numero crescente di animali sempre più in difficoltà che bussano alla porta del dottor Vacchetta, a causa dell’aggravarsi della crisi ambientale e climatica, spinge la capacità operativa della Ninna fino al suo limite estremo dato che allo stato attuale vengono curati nella clinica oltre quattrocento esemplari ogni anno.
Mediamente soggiornano al centro circa duecento ricci, di cui la maggior parte in temporanea degenza, altri in riabilitazione e alcuni disabili in ricovero permanente nei recinti esterni perché non più adatti a vivere in natura.
Il progetto ambizioso ma necessario, che verrà finanziato grazie alla generosità delle persone (a tal proposito ricordiamo che il libro - che dal punto di vista figurativo è un’opera dir poco magnifica - verrà omaggiato a tutti coloro che faranno un’offerta pari o superiore ai 25 euro – in quanto il prezzo del libro è di 20 - al Centro Recupero Ricci La Ninna) prevede ben quattro iniziative:
Ampliare il personale specializzato per poter curare in maniera sempre più professionale ed efficace i delicati e piccoli pazienti. Il Centro attualmente può contare sull’opera di una veterinaria, due tecniche veterinarie e tre collaboratori a tempo pieno.
Incrementare il numero di volontari attraverso l’acquisto di un piccolo alloggio nei pressi del Centro.
Ristrutturare una casetta attigua alla struttura principale per adibirla a Pronto Soccorso, con l’allestimento di una sala operatoria, un laboratorio, una sala diagnostica e due sale per la degenza.
Costruire nuovi recinti esterni per poter accogliere più pazienti in convalescenza e i ricci disabili.
Per poter realizzare questo lodevole intento, come precedentemente detto, il dott. Vacchetta coglie l’occasione offerta da una volontaria, Roberta Morucci, brava disegnatrice e appassionata di ricci, che gli propone di creare un libro a fumetti per rivisitare la storia del suo primo libro ’25 grammi di felicità’, in chiave umoristica. La storia, raccontata dal riccio, in una divertente e anche commovente “narrazione capovolta”, è impreziosita da scene tragicomiche e spunti di riflessione sul rapporto tra uomo e natura.