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"Vittoria" di Bra, non solo cinema: eventi per le scuole e stage per i giovani

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' una mattina qualsiasi quando passo in via Cavour a Bra, in provincia di Cuneo e noto una fila di ragazzi delle scuole che ordinatamente entra nel Cinema Vittoria.

Non c'è da stupirsi che una sala cinematografica, già alla fine degli anni novanta, abbia aperto le sue porte ad attività scolastiche per trasformarsi in un punto di incontro, in una fucina di idee per giovani e non solo.

Anna Vitton Corio, titolare del Cinema Vittoria Multisala di Bra racconta: “La mia propensione ad aprire la sala ai giovani senz'altro deriva dalla precedente esperienza di docente. Il progetto con le scuole nasce nel 1999 con la trasformazione del cinema Vittoria di Bra, da monosala a bisala.

Insegnavo all'Istituto Velso Mucci e il dirigente Benedetto Russo per l'evento, suggerì di affidare agli studenti del corso di grafica pubblicitaria la campagna di chiusura e riapertura del locale, affiancati da un professionista del settore, e dalla docente Silvana Peira.”

Anna è una signora elegante nei modi, che non ama mettersi in mostra. Però il volto si illumina quando parla dei ragazzi, gli occhi azzurri si accendono, le labbra appena velate di rossetto si schiudono in un sorriso carico di affetto.

E continua: “Nacque così il progetto, ormai ventennale, dello stage di un gruppo di ragazzi che, nel weekend, da ottobre a giugno, si occupano della sala durante la proiezione.

Per gli Istituti scolastici è stato preziosissimo il contributo del dirigente Benedetto Russo, altrettanto quello della consorte Margherita Testa: due docenti braidesi illuminati nel dare impulso alle attività didattiche.”

“Come si è evoluto negli anni il progetto?”

“Ogni anno programmo Cinema e scuola, un progetto che offre sempre nuove proposte.

Da anni, in diretta via satellite dalla Royal Opera House di Londra, propongo la stagione di opere e balletti.

Oltre agli Eventi Unisona live indirizzati alle scuole, un punto fermo nelle attività extrascolastiche, che prevede confronti diretti degli studenti con figure autorevoli su temi importanti in ogni campo.

Dall'asilo fino alle scuole superiori, bimbi e ragazzi hanno frequentato il cinema per svariate attività, devo molto ai docenti che hanno coinvolto le classi, è stata una fruttosa sinergia.

“Qualche accenno?”

“In seno all'Agis (associazione Generale Italiana Spettacolo) che si occupa di tutte le arti, a cui aderiamo noi dell'Anec (associazione Nazionale Esercenti Cinema) è nata l'Agis Scuola, dedicata alle attività scolastiche, e grazie alla storica esercente Luciana Della Fornace, vi è stato inserito il David Giovani, coinvolgendo tutte le regioni italiane con la formazione di una giuria di giovani, parallela al David di Donatello.

Ho aderito subito nel 1999, l'anno dell'inaugurazione per la bisala, era in perfetta sintonia con la mia visione di una sala proiezione aperta a tutte le arti.

Quest'anno Giulio Cavaglià, studente dell'Istituto E. Guala di Bra, tra i componenti della giuria David Giovani, ha vinto il primo premio con il suo elaborato sul film prescelto, e nell'ambito del Festival di Venezia, ha avuto il privilegio di assegnare il Leoncino d'Oro Agiscuola.

“Altre attività?” “Le proiezioni in occasione di temi da dibattere, sempre col suppotro Agis scuola, che elebora schede, una base di partenza che analizza e porta a sviluppare nelle scuole.

Ne cito alcune: “La mia seconda volta” con ospite la Giorgia Benusiglio, che ha rischiato la vita per una pasticca di ectasis, salvata grazie a un trapianto di fegato.

La proiezione di “Dolcissime” film che parla di tre amiche inseparabili con qualche chilo in più. Alla presenza delle giovani attrici protagoniste, il tema sul bullismo ha acceso un vivace dibattito tra i giovani in sala.

Mi sta a cuore la presentazione del film “18 regali” avvenuta il 3 gennaio di quest'anno del nostro affermato regista braidese Francesco Amato, presente in sala, e attorniato dall'affetto e la stima della sua città.

“Anna, cosa rappresenta davvero per te il cinema Vittoria?”

“Il cinema Vittoria per me, va oltre l'aspettto economico, racchiude l'affetto che provo da quando nel 1960 fu rilevato dai miei genitori, e poi in seguito consegnato a me. E' una sorta di cordone ombelicale che mi lega ad esso, lo stesso che ora lega la mia famiglia, ho coinvolto mio marito Guglielmo e anche, sin da piccoli, i miei figli Giulia e Francesco, siamo una piccola realtà condividiamo tutto.

“Qualche ricordo di bimba legato ad esso?”

“Quello della prima visione: il fascino della sala, il buio che un po' mi spaventava, il grande schermo, gli effetti speciali, quel risonante sonoro, il rumore della pellicola, quel sottile fascio di luce che tagliava il buio in sala. E poi rammento la figura di Romeo, il proiezionista, relegato in cabina, per lui una seconda casa, dove trascorreva ore. Salii una volta quella scaletta che dava accesso alla cabina per la curiosità di vederlo maneggiare le pellicole.”

“Il primo film che hai visto?” Mayerling, tratto dal romanzo omonimo, scritto e diretto da Terence Young, interpretato da Omar Sharif, Caterine Devenue, James Mason e Ava Gardner. Lo ricordo perchè fu proiettato nel 1968, anno in cui il cinema riaprì i battenti dopo i lavori di ristrutturazione.”

L'argomento cinema è vasto e molto affascinante, e prima di congedarsi Anna mi annucia: “Quest'anno ricorre un doppio anniversario, il cinema Vittoria, prima denominato Boglione, compie 110 anni, fu costruito nel 1910 da Giovenale Boglione, nonché proprietario dell'attiguo caffè Boglione, mentre a gennaio sono sessant'anni che il cinema Vittoria appartiene alla mia famiglia.”

Fiorella Avalle Nemolis

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