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Una Zampa per la vita: "Perché la Pasqua senza agnello è meglio!"

MONDOVì

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Riceviamo e pubblichiamo: "In questi giorni sono stati affissi in diversi Comuni della Granda manifesti di sensibilizzazione che invitano a scegliere un menù senza dolore per la prossima Pasqua, campagna voluta e sostenuta dall’Associazione di protezione animali “Una Zampa per la Vita” di Vicoforte in collaborazione con Agire Ora.

“Quando si parla di animali generalmente si pensa a cani, gatti, animali da compagnia. Ma non ci sono solo loro a provare emozioni, sentimenti, dolore e gioia. Gli animali da sempre soffrono per via delle mani degli uomini. E’ però diversa la sensibilità che riscontriamo nelle persone verso “cosa si vede” rispetto a quello che “non si vede”. Tutti si indignano, a ragione, per gli animali messi in mostra come fossero merce nelle fiere, per quelli “usati” nei palii, per quelli sfruttati nei circhi, ma troppo pochi si soffermano a pensare a come è arrivata la bistecca o le costolette d’agnello sulle loro tavole.

Pensate, si stima che gran parte del consumo, e quindi della macellazione di carne ovina, tra agnelli, capretti, pecore e capre si concentri in questo periodo: in totale sono circa 4 milioni gli agnellini macellati annualmente nel nostro Paese.

Noi vorremmo semplicemente “raccontare” come avviene la macellazione di un agnello: forse la consapevolezza di cosa si nasconde dietro al consumo di carne può condurci tutti a riflettere.

Innanzitutto c’è da dire che, come tutti gli animali, anche le pecore sono intelligenti ed affettuose, ma il modo crudele con cui l’uomo spesso tratta queste creature facendole vivere nell’angoscia e nel timore, fa si che non si mostrino per quello che sono realmente. Gli agnelli sono per natura dei cuccioli vivaci e giocherelloni: questi cuccioli vengono strappati alle loro mamme precocemente, ad un solo mese di vita o poco più, vengono condotti al macello (spesso anche all'estero) stipati su camion e giungono a destinazione dopo viaggi lunghi e estenuanti. Prima che “arrivi il loro turno” e vengano storditi con la corrente elettrica (metodo che non sempre risulta efficace, quindi alcuni cuccioli raggiungeranno la morte perfettamente coscienti), sono costretti a sentire le urla degli altri piccoli che vengono sgozzati e ancora vivi appesi a testa in giù, così che la loro carne rimanga più tenera.

Per non parlare dell’alta percentuale di agnelli provenienti dall'est Europa. I costi sono molto bassi, competitivi ma molti di loro giungono al termine del viaggio morti a causa dello stress del trasporto. Il viaggio della morte degli agnellini destinati al macello avviene in condizioni allucinanti, nulla può giustificare un simile trattamento.

Noi non ci vogliamo erigere a giudici di nessuno, non è questo il “nostro scopo” e riteniamo che alla base ci voglia sempre educazione e rispetto per tutti, vorremmo solo portare a conoscenza più persone possibili di quanto soffrono queste creature durante la loro breve vita. Stessa triste sorte che succede a tanti altri animali quali vitelli, mucche, maiali ecc. che vengono semplicemente considerati “da reddito”, e non come esseri viventi.

La Pasqua è una festa che celebra la vita, rispettiamo anche quella di agnelli, capretti, e di tutti gli altri animali scegliendo un menù alternativo che non comprenda l'uccisione e la sofferenza di nessun essere vivente".

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