SALUZZO
GIULIA BASSO - Wey CUP, evento creato dai giovani per i giovani, per il settimo anno ha riscosso grandissimo successo a Saluzzo. La manifestazione è stata organizzata da alcuni ragazzi del saluzzese con il supporto degli educatori del progetto ApprossimAZIONI, Alberto Isaia e Letizia Terrana, in collaborazione con il Comune di Saluzzo, il tavolo delle politiche giovanili, la cooperativa Caracol, il Consorzio Monviso Solidale, lInformagiovani Saluzzo, la Fondazione Amleto Bertoni e lOlimpic Saluzzo.
Dalla sera di martedì 7 giugno alla notte di giovedì 9, la città si è illuminata, colorata e divertita mescolandosi tra le magliette, gli striscioni e lo spirito di unione delle dodici squadre partecipanti. Levento si è aperto con la sfilata notturna che, partendo da Piazza Montebello e percorrendo le strade e le piazze del centro, ha portato il gruppo di ragazzi davanti alla statua di Silvio Pellico, dove è iniziata la competizione tra le esibizioni. Il secondo giorno i ragazzi si sono cimentati in giochi divertenti e originali che hanno coinvolto tutti, non soltanto i più abili e talentuosi. La giornata si è conclusa con una serata a tema Remember 60/70/80, che ha visto come protagonisti i giovani che si sono esibiti sulle note dei più grandi successi di quegli anni. La giornata di giovedì, dopo la sfilata in Saluzzo e la raccolta di tutti i giovani, è trascorsa tra giochi di vario genere, uno dei quali per la prima volta in centro città. In serata, dalle ore 19, nella ex Caserma Mario Musso ha avuto luogo lAperi-premiazione e la cena a base di pizza. Dalle 21 ha conquistato il palco il gruppo di musica occitana Lou Tapage che ha coinvolto con grande successo un pubblico composto non solo dai partecipanti. Lorganizzazione dellevento è stato quasi totalmente autofinanziato, grazie allopera di raccolta fondi fatta dai membri dello staff.
Ho vissuto questo genere di esperienza da due angolature diverse. Lanno scorso ho preso parte a questa manifestazione in qualità di partecipante. Sono stati dei giorni unici, che mi hanno permesso di divertirmi, ridere, vivere momenti di grandissimo svago, fare nuove amicizie e rafforzare quelle che esistevano già. Questanno ho deciso di provare a passare dallaltra parte, per vedere cosa si nasconde dietro un evento, mettermi ancora di più in gioco, confrontarmi, crescere. Per creare il gruppo e renderci più uniti, gli educatori hanno scelto di farci vivere un residenziale di formazione di due giorni che ha dato la possibilità a tutti di conoscersi meglio. Ciò che, per quanto mi riguarda, sembrava semplice, scontato e veloce, mi ha fatto invece riflettere e mi sono resa conto dellenorme quantità di lavoro che ogni anno lorganizzazione svolge al fine di creare un evento di queste dimensioni. Sono felice per l opportunità che ho avuto in quanto mi ha permesso di crescere e aumentare la mia consapevolezza, le mie responsabilità e lorgoglio di aver creato, insieme ad altri fantastici ragazzi, ciò che verrà ricordato con un sorriso. Alla fine dei giochi, confrontandomi con i miei compagni di viaggio, mi sono resa conto che la crescita formativa è stata notevole e, per quanto sia stato faticoso, il risultato finale ha ripagato ogni sforzo e impegno.
Giulia Basso
I^Liceo Classico
Liceo Bodoni - Saluzzo