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Un nuovo studio per risolvere l'annoso problema delle esondazioni del Tanaro a Carrù e Clavesana

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - Nei giorni scorsi, presso il Comune di Clavesana, si è svolto un incontro di presentazione degli esiti definitivi dello studio idraulico,  commissionato dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), finalizzato alla definizione di due importanti interventi di difesa idraulica delle frazioni Gerino (Clavesana) e Reculata (Carrù) lungo il fiume Tanaro, in corrispondenza di uno dei nodi idraulici più critici, già teatro di molteplici erosioni, tagli di meandro e inondazioni anche nel recente passato. Alla presenza del sindaco di Clavesana Luigi Gallo e dell’assessore di Carrù Emanuele Peirone, dei tecnici comunali – gli architetti Alessandra Corino e Pasquale Morroi – l’ingegnere Massimo Cerrina della società Hydrodata di Torino ha illustrato le conclusioni della modellazione idraulica bidimensionale del tratto di asta fluviale del Tanaro interessato dai futuri lavori.

Alla presentazione ed ai sopralluoghi successivi ha preso parte lo staff tecnico di AIPo con il direttore Gianluca Zanichelli coadiuvato dai tecnici Ing. Daniele Cane e la Posizione Organizzativa del nuovo Ufficio AIPo di Alba, l’architetto Federica Bione e il geometra Alessandro Rabino, che seguiranno i lavori dei due rilevanti interventi. Piena soddisfazione per le attività finora effettuate e per gli stanziamenti ricevuti sono state espresse dai sindaci, anche nei confronti della Regione Piemonte che ha consentito il finanziamento degli interventi sul programma ministeriale Casa Italia, con un sentito ringraziamento al presidente Alberto Cirio e all’assessore Marco Gabusi, sempre attenti alle necessità del territorio. Nello studio è stato naturalmente coinvolto anche il Settore Difesa del Suolo e Dighe che, con gli Ingegneri Giunta, Porpiglia e Del Vesco sta seguendo sia le fasi di programmazione finanziaria che l’iter di autorizzazione/adeguamento degli impianti idroelettrici coinvolti.

Piena soddisfazione al termine dell’incontro è stata espressa anche dal direttore di AIPo, Gianluca Zanichelli: “E’ finalmente arrivato il momento di affrontare l’annoso problema del fiume Tanaro nei meandri di Carrù-Clavesana, uno dei nodi idraulici più complessi dell’Alto Tanaro, già oggetto di rovinose erosioni e tagli di meandro nella catastrofica piena del ’94 ed oggetto di esondazioni nelle frazioni abitate anche nel corso delle ultime piene del 2016 e 2020. Le problematiche idrauliche sono molto complesse, sia dal punto di vista morfologico e di trasporto solido, sia da quello delle interferenze, caratterizzate dalla presenza di infrastrutture molto impattanti: centrali idroelettriche e ponti inadeguati; probabilmente per questo sono state affrontate finora soltanto dal punto di vista dei piani e provvedimenti di Protezione Civile da parte dei Comuni, senza trovare una soluzione strutturale in grado di limitare i danni che, da oggi, si punta a prevenire con gli interventi di sostanziale adeguamento e rialzo delle arginature presentati in occasione dell’incontro”.

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