SERGIO RIZZO - Un’ennesima emozione per Nadia Porta che a Lathi ha disputato il suo nono triathlon su distanza media. Ma questa ha tutto un altro sapore perché si tratta del World Championship Iron 70.3, la finale del circuito di triathlon più prestigioso, una gara che non si disputa tutti i giorni e che non è per tutti. La portacolori della Triatletica Mondovì ha centrato la qualificazione grazie al risultato ottenuto a Nizza nel mese di giugno.

Nadia Porta, nell’occasione più importante, ha tirato fuori la sua miglior performance andando a chiudere con un grande 5h52’06”, suo personal best, tempo che le vale la 210ª posizione di Categoria F40-44. Il percorso di nuoto di 1,9 km si è svolto nella splendida (e fredda) cornice del Lago Vesijärvi con lo start dato dal porto di Teivaa, dove Nadia e gli atleti sono stati accolti da una enorme pubblico entusiasta che li ha poi accompagnati per tutto il percorso.

"Terminata la frazione a nuoto, quella che temevo di più, ho messo tutta la grinta, il cuore e l’anima per recuperare nelle altre frazioni” commenta Nadia Porta. Il percorso della bici inizia al porto di Lahti, di fronte alla "Sibelius Hall" e si sviluppa per 56 miglia (90 km) su un tracciato vallonato nella splendida campagna finlandese tra paesaggi rurali, laghi, campi e foreste,un panorama che, in parte, ha alleviato la fatica.

"Nonostante il vento per metà gara, sono molto soddisfatta perché sono riuscita a tenere la media obbiettivo dei 29 km/h", prosegue la Porta che una volta uscita dal T2 ha affrontato la mezza maratona finale dando fondo a tutte le energie chiudendo i 21,1 km con il crono di 1h42’35 al passo di 4’52”/km nonostante i 200 metri di dislivello della frazione.

"Sono molto contenta per essere riuscita a prepararmi al meglio e per questo ringrazio il mio coach Fabrizio Moscarini che mi ha seguito nei mesi di allenamento e la società che, come sempre, mette tutti gli atleti nelle condizioni migliori per esprimersi al meglio. È stata una esperienza fantastica".

Sergio Rizzo