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Tra campi e boschi, chiese e castelli: Molinengo racconta il Saluzzese

SALUZZO

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Venerdì 13 maggio alle 21, all’interno della rassegna Un libro per the, Aldo Molinengo presenterà il suo nuovo libro: un racconto storico, artistico e paesaggistico della collina saluzzese attraverso i filari di viti e di alberi da frutta, i campi e i boschi che avvolgono le antiche architetture di case contadine, ville, chiese e castelli. 

Saluzzo riassume nel suo paesaggio urbano e collinare una storia documentata di mille anni, di cui la metà vissuti come capitale di un Marchesato che ne ha plasmato l'arte e l'architettura. Se il centro storico, con palazzi, chiese, ma anche strade, conserva intatte splendide testimonianze del susseguirsi di secoli di ragionate azioni umane, altrettanto fa la collina, che avvolge dall'alto la città in una cornice paesaggistica ricca di architettura e di storia.

Una storia che prende inizio attorno all'anno Mille proprio da questo contesto agrario, da cui emergono antichi edifici che hanno affiancato nel tempo le vicende non solo di Saluzzo ma di tutto il suo territorio circostante. La collina accompagna verso la città la graduale discesa alla pianura delle vallate - Bronda, Po e Varaita - unendo, tra monte e piano, terre e genti che negli ultimi dieci secoli hanno trovato e riconosciuto in Saluzzo il fulcro di ogni azione storica e contemporanea.

Percorrendo i vari versanti collinari di questa città e dei paesi vicini, oltre alle ricchezze artistiche e architettoniche di chiese e castelli, si percepisce un paesaggio agrario che, nonostante i più recenti cambiamenti, riesce ancora a raccontare i ritmi del passato attraverso terreni che oggi sono in gran parte disegnati dai filari di viti e di alberi da frutta. La vita contadina continua come un tempo a scorrere attorno alle imponenti ville che da secoli si affiancano alle case rurali della collina saluzzese. 

Aldo Molinengo

(Saluzzo, 1953) oltre a essere docente di Scienze presso un liceo svolge l'attività di agronomo paesaggista, occupandosi della progettazione di parchi, giardini, e di studi sul paesaggio. In questo ambito, ma anche in quello antropologico, ha pubblicato vari testi, e per la casa editrice Priuli & Verlucca i libri Orto di Casa, antico segno alpino della famiglia contadina (2000) - Premio Grinzane Giardini Hanbury nel 2000 e Premio Roero: vino e paesaggio nel 2008 -, Bambini affittati. Vaché e sërvente: un fenomeno sociale nel vecchio Piemonte rurale e montano (2004), Roba bella, comprate gente! Mercato, fiera e tradizione nel commercio piemontese d'antan (2008) e Terra del Piemonte. Antichi segni dell'uomo: una presenza viva e forte nel paesaggio piemontese di ieri e di oggi (2011). Alcune sue poesie, affiancate dalle opere degli artisti saluzzesi Alessia Clema, Ugo Giletta, Lorenzo Griotti e Anna Valla, sono state stampate da Alberto Casiraghy, editore di Pulcinoelefante. Per la città di Saluzzo ha realizzato alcuni interventi paesaggistici, tra i quali il progetto dei giardini dell'antico Monastero dell'Annunziata, sede della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale. 

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