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'Tettoia Vinaj: vigileremo attentamente su quel contratto'

CUNEO

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RICCARDO SARTORIS - L’affaire Tettoia Vinaj a Cuneo. Come in tutti i romanzi che si rispettano, saranno maggiori gli interrogativi che lasceremo che le risposte che otterremo!

Prima domanda: come è possibile che il soggetto promotore del progetto che ha ottenuto il project financing di 2.000.000 di euro per la Tettoia Vinaj, possa sostituire a sé un altro in base ad un contratto di affitto di ramo d’azienda?

Il programma per la progettazione, realizzazione e gestione del fabbricato pubblico denominato Tettoia Vinaj è stato affidato con le modalità del project financing ad un soggetto (promotore) che ha formulato una proposta ritenuta confacente dal Comune di Cuneo. Successivamente, tale soggetto (il Consorzio Emiliano Romagnolo – CER) con provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico del 17 febbraio 2014 è stato messo in LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA (per insolvenza) non prima di essere riuscito ad affittare al Consorzio Italiano Costruzioni Manutenzione e Servizi (CONSITAL), costituito il 16 gennaio 2014, il ramo d’azienda che deteneva gli affidamenti con il Comune di Cuneo per la realizzazione e gestione della ex Infermeria Cantore (di cui abbiamo già detto nella prima puntata: leggi qui http://www.cuneocronaca.it/notizia.php?nID=1699) e della Tettoia Vinaj.

Seconda domanda: che cosa ci fa un Consorzio di costruzione e manutenzione nella gestione di uno spazio come quello della Tettoia Vinaj destinato da contratto ad attività commerciale per la somministrazione di alimenti e bevande, vendita di prodotti del territorio, commercio e simili?

Nulla, diciamo noi.

E’ evidente che dopo averlo ristrutturato per la bellezza di oltre 2 milioni di euro lo dovrà dare in gestione a terzi ad un canone che non potrà essere inferiore a quello preteso dal Comune di Cuneo (€ 30.000 per i primi cinque anni, € 48.219 dal sesto al decimo anno e € 63.266 dall’undicesimo al trentesimo anno).

Non solo. Dovrà organizzare eventi, mostre, fiere, sagre, convegni, meeting, video conferenze, video registrazioni, catering e banqueting, facility management (cosa è??), gestione manutentiva ordinaria e straordinaria (sic!).

E se non si troverà nessuno disposto a gestirlo direttamente o se la gestione dovesse rivelarsi economicamente insostenibile?

Non c’è problema, basta invocare la clausola del contratto che prevede che se le condizioni economiche per la gestione si discostano in modo sensibile da quelle indicate nel piano economico finanziario si potrà rivedere, ovviamente al ribasso, il canone di gestione!

Capito? Il bando di gara viene emanato secondo un canone per la gestione richiesto dal Comune, ma se le condizioni mutano chi ha già la concessione potrà chiedere di cambiare le tariffe. Comodo!

Terza domanda: com’è che non si sa ancora chi andrà ad occupare il locale? Io sono proprietario di un alloggio, lo voglio ristrutturare ed affittare, cerco una impresa edile che lo ristrutturi e che poi lo possa gestire anche in sub concessione. Gli do fiducia ed anche i soldi per ristrutturarlo (tanto non sono neanche tutti miei), gli do la possibilità di affittarlo per trent’anni purché ci metta un bar, gli dico che se poi ha delle difficoltà ci si metterà d’accordo sul canone. Chiunque altro vorrebbe almeno sapere il nome del soggetto che lo prenderà in affitto, no?

Possiamo almeno sapere se verrà un bar, una tavola calda, un ristorante, un bistrot, una cosa tipo Eataly?

In fin dei conti è pur sempre una struttura pubblica che ha come finalità “quella di restituire nuova vita a una struttura oggi inutilizzata per convertirla, assieme all’adiacente ex Infermeria Cantore, a uno spazio per l’insediamento di imprese commerciali ed artigianali che possa avere anche un’importante funzione di vetrina e presidio del territorio. Per questo l’intervento sulla Tettoia Vinaj assume un ruolo cardine per lo sviluppo economico e sociale dell’area urbana maggiormente interessata dal PISU”, così come indicato dallo stesso Comune nel bando di gara.

Siamo convinti che questa Amministrazione abbia capito il senso delle parole che ha utilizzato e che possa controllare la corretta esecuzione del contratto?

Noi lo possiamo fare e vigileremo attentamente!

Facciamolo, insieme!

Riccardo Sartoris, presidente Movimento Consumatori Cuneo

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