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Pronti per il mondo del lavoro dopo gli ottimi risultati dell'azienda simulata dell'Itis di Cuneo

CUNEO

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Il recente decreto ministeriale noto con il nome di “buona scuola” ha stabilito che gli studenti devono svolgere dei periodi di stage per almeno 400 ore nell’ultimo triennio degli Istituti tecnici e professionali e 200 in quello dei licei.

Questi periodi di alternanza scuola-lavoro si possono fare in azienda, ma anche in enti pubblici, musei, durante il periodo scolastico o d’estate e anche all’estero. Lo stage fa parte a tutti gli effetti del corso di studi, pertanto l’alternanza scuola-lavoro esce dall'occasionalità e diventa strutturale.

Tutto ciò non è Una novità per gli studenti del triennio di specializzazione del settore elettrotecnica-elettronica dell’ITIS di Cuneo ai quali da anni viene offerta l’opportunità di svolgere periodi di formazione presso importanti realtà imprenditoriali ed enti pubblici del territorio ed aziende di rilevanza internazionale, una splendida occasione per imparare ma anche per farsi conoscere ed apprezzare dal mondo del lavoro che, anche in questi momenti di crisi, e forse proprio per questo, ha più che mai bisogno di giovani preparati e motivati.

La valenza formativa dello stage è duplice: completare la formazione tecnica degli studenti, consentire agli studenti di sperimentare situazioni molto pratiche tipiche del mondo del lavoro, sviluppando capacità di operare in team e di relazionarsi con tutti i soggetti con cui vengono in contatto.

Quest’anno il settore elettrotecnico-elettronico dell’ITIS di Cuneo ha progettato e realizzato un’ulteriore iniziativa a completamento ed integrazione di quanto fatto con successo negli anni precedenti: in collaborazione con il Collegio periti industriali e periti industriali laureati della provincia di Cuneo ha organizzato al proprio interno per il periodo previsto di stage un’azienda simulata con il compito di progettare, realizzare e controllare progetti lavorativi specifici, simulando nel modo più realistico possibile un ambiente di lavoro. Tutto ciò va a beneficio degli studenti che per impedimenti di vario tipo non hanno trovato collocazione presso aziende od enti esterni.

L’azienda simulata è composta da 5 studenti del terzo e quarto anno diretti dal prof. Bruno Calisto, con la funzione di tutor interno, e si avvale della professionale supervisione del presidente del Collegio dei periti della provincia di Cuneo, Claudio Guasco.

L’azienda simulata è stata allocata all’interno dell’Istituto in alcuni laboratori del settore elettrotecnico- elettronico. Lo stage si è svolto dal 6 al 18 febbraio durante l’orario scolastico, per un totale di 32 ore settimanali (64 ore totali).
L’Ufficio tecnico delle Scuole Pubbliche della Provincia di Cuneo ha commissionato a questa “entità” il Progetto per il rifacimento dell’impianto elettrico e di rete dati del nuovo laboratorio “CAD e modellazione solida 3D” dell’Istituto.
Per svolgere i compiti a loro assegnati gli studenti hanno dovuto utilizzare diversi software per: il disegno tecnico (AutoCAD), la produzione di documenti scritti (MS Word), presentazione (MS PowerPoint) e schemi elettrici (i-Project). Hanno fatto riferimento a molti argomenti studiati nelle varie materie di indirizzo e perfezionare le proprie capacità organizzative e di lavoro in team.

Ha concluso il progetto la redazione della relazione tecnica, documento di sintesi che riporta il lavoro svolto, i calcoli eseguiti per il dimensionamento degli impianti, i materiali scelti per la loro realizzazione e a cui sono stati allegati lo schema unifilare, le planimetrie ed il computo metrico.

“Il compito assegnato era sicuramente impegnativo, ma la dedizione e la determinazione con cui è stato affrontato hanno permesso di ottenere un risultato di ottimo livello professionale, sicuramente utilizzabile per la futura realizzazione del nuovo laboratorio CAD dell’istituto.” – ha affermato il dirigente, dott. Ivan Re – “I ragazzi e gli insegnanti del settore di elettrotecnica hanno dimostrato professionalità, fiducia nelle proprie possibilità e competenza. Complimenti a tutti”.

La volontà dei docenti e degli allievi non è di accontentarsi di questo risultato, pur ottimo, ma di considerarlo come la prima di altre iniziative che permetteranno ai ragazzi di padroneggiare tutti quegli strumenti e di acquisire quelle conoscenze e capacità di “fare “che daranno loro tutte quelle capacità indispensabili per affrontare con serenità il proprio futuro lavorativo.

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