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"Souvenir 3" a Cherasco: così la moglie e la figlia ricordano Pier Giorgio Rossetti geologo e docente

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - "Souvenir 3”, così Mara De Giorgis vedova del dott. Pier Giorgio Rossetti e la figlia Carlotta, ricordano il terzo anniversario della sua scomparsa.

La parola souvenir sublima la tenerezza, la dignità nel dolore, e il tanto amore verso un marito e un padre molto speciale.

Pier Giorgio Rossetti, nato a Bra il 17 maggio del 1957, geologo di gran fama, e professore all'università di Torino, si è sempre diviso tra docenza e ricerca.

Il souvenir 3 - spiega Mara De Giorgis - sono i tre concerti intitolati “Cherasco Classica” dedicati a mio marito Pier Giorgio, nei giorni di sabato 6, domenica 7, e lunedì 8 agosto, a Cherasco al Santuario della Madonnina delle Grazie, in piazza Nicola Vercellone. Era appassionato di musica, io da anni organizzo concerti, abbiamo molti amici musicisti che hanno suonato anche alla sua cerimonia di cremazione, quindi a Carlotta e a me, è parso il modo migliore per ricordarlo. Così, dopo il “souvenir 1”, dell' 8 agosto del 2020, il Comune di Cherasco mi ha chiesto di ampliarlo con altre serate.”

Mi racconti della sua partecipazione alla spedizione italiana in Antartide?”

Sì, ha partecipato alla quarta spedizione italiana in Antartide. E' partito nel novembre del 1988 ed è tornato a marzo del 1989. All'epoca non esistevano i cellulari, così ci siamo sentiti l'ultima volta, quando raggiunta la Nuova Zelanda, si è imbarcato sulla nave rompighiaccio BARKEN, a Christchurch (Nuova Zelanda). Ci siamo risentiti il giorno di Natale quando hanno fatto un ponte radio. Vivevano essenzialmente sulla nave, tranne quando si spostavano verso le zone per la ricerca con motoslitte e tempo permettendo, anche in elicottero. Erano accampati sul ghiaccio equipaggiatissimi contro il freddo. L'ho poi risentito prima di imbarcarsi sul volo che dalla Nuova Zelanda lo riportava a casa".

Come ti ha dato la notizia del suo viaggio in Antartide?”

Devo dirti una cosa che non ti piacerà tanto. Sono stato scelto per questa spedizione in Antartide, però dovrò stare via da casa molto tempo.” Sapevo di non avere sposato un personaggio casalingo, un po' ero dispiaciuta, comunque ero orgogliosa e felice per lui. Ha viaggiato sempre in tutto il mondo, gli mancava solo l'Africa, infatti stava progettando di andarci. Ho ricevuto molte attestazioni di affetto, di stima da docenti di tutto il mondo, collaborava con riviste internazionali di settore, era molto apprezzato come geologo, e molto amato come persona. In particolare è stata toccante la email inviatami da un celebre geologo che Pier Giorgio, all'epoca giovanissimo, aveva incontrato all'università del Wyoming".

Che carattere aveva?”

“Era una persona bellissima! Molto accogliente.”

Mara trattiene l'emozione, ma le parole escono con difficoltà. Lascio che si riprenda. Mara è una donna riservata, sensibile, è insegnante di musica, pianista, molto attiva culturalmente, da tempo è promotrice di concerti, ha organizzato corsi di formazione per docenti per la “Società Italiana per l'educazione musicale”, da sempre si è spesa per divulgare la passione per la musica.

Mara continua: “Avevano una bella intesa, chiara, non eravamo pressanti l'uno verso l'altro, c'era talmente fiducia. Non era difficile! Ha sempre favorito i miei studi nel campo musicale, ed io, ho saputo rispettare i suoi lunghi periodi di assenza per la sua professione. Era una persona affidabile, semplice nei modi, ma molto complessa, la sua vita era legata alla geologia, però aveva una mente apertissima:si interessava di musica, di cinema, di letteratura, mi mancano quei momenti di chiacchiere tra noi. Era buono, gentile, pacato, però era anche molto diretto, non amava i sotterfugi, le vie traverse per arrivare alle cose, andava dritto per la sua rettitudine. Tutto ciò che ha realizzato è stato frutto della sua intelligenza e del suo carattere.”

C'era qualche collega con cui aveva particolarmente legato?"

“Si, Certo, si chiama Daniele Castelli, un fratello, con il quale ha condiviso studi e lavoro e momenti di svago".

Perché abitare a Cherasco quando l'università era a Torino?”

“E' stata una sua scelta, anche se gli ultimi 5 anni è stato pesante viaggiare Cherasco-Torino tutti i giorni per raggiungere l'università, per i corsi, e per la collaborazione con i colleghi ricercatori. Gli piaceva Cherasco, ed era molto benvoluto, per 15 anni, in accordo con la scuola e col Comune, oltre a impartire lezioni teoriche a classi della terza elementare, in due uscite, li conduceva per raccogliere fossili alla bellissima e singolare spiaggia, che invece di sabbia è tutta di cristalli di gesso che brillano al sole, quindi geologicamente molto interessante e si trova nel vicino territorio di Verduno".

Mi racconti del suo periodo di ricerca?"

 "Da giovane ha trascorso periodi molto lunghi lontano da casa: è stato in Colombia tre volte, in Cina, in Siberia, in tutta Europa, ha collaborato con altre università, in genere erano sponsorizzati dalla Comunità Europea, o dall'Onu".

C'era un campo specifico in cui era specializzato?”

Sì, certo, il suo campo specifico erano le miniere d'oro, era consulente delle compagnie minerarie, ricercava i filoni d'oro, soprattutto in Colombia nella zona di Medellin, posti difficili, sempre scortati, con disagi per il clima, per il cibo e per le condizioni di lavoro sempre nel terreno. Siamo stati una coppia affiatata dal 1988 al 2019, abbiamo vissuto trentun anni di vita insieme, anzi più due di convivenza. Dalla nostra unione è nata Carlotta, 31 anni, farmacista. Pier Giorgio è mancato l'8 agosto del 2019, è successo all'improvviso durante una passeggiata in bicicletta con un amico, è caduto a terra, e non c'è stato più niente da fare. Aveva 62 anni ed io 64; ne io ne Carlotta l'abbiamo più visto ". Siamo rimaste così, con tante cose sospese perché è uscito di casa: “Ci vediamo dopo!” e non è più tornato. Però la vita è così".

Fiorella Avalle Nemolis

 

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