ANGELA PITTAVINO - Non è facile racchiudere in poche righe le emozioni provate allo spettacolo dei clown di "Eso Es" al teatro Toselli di Cuneo. I protagonisti col naso rosso sono saliti sul palco cuneese per portare al pubblico un messaggio difficile quanto importante: quello dell’autismo e dell’inclusione sociale. E l’hanno fatto, come sempre, in maniera impeccabile.

Risate e profondi momenti di riflessione: è questo che hanno offerto ad un teatro gremito di spettatori che, incantati da scenografie, luci e personaggi surreali hanno potuto, tra le righe, cogliere la profondità di ogni gesto e situazione portata in scena dai volontari di Eso Es.

Alcune parti dello show infatti celavano un doppio significato. Tra luci e ombre, la verità si nascondeva all’interno di oggetti abbandonati sul palco, come il palloncino blu, solo in mezzo a tanti palloncini bianchi. Tutti uguali. La diversità e la tristezza per l’esclusione sociale, ed infine la rivincita. Perché è anche questo il senso dell’umorismo del gruppo di Eso Es: far ridere il prossimo, ma farlo anche riflettere.

Il messaggio e lo scopo alla base dell’intera serata, infatti, era far conoscere l’associazione “I bambini delle Fate” che da anni si occupa delle persone autistiche. Bambini, ragazzi che ogni giorno lottano per far parte di questa società che troppo spesso si volta dall'altra parte, indifferente di fronte alle problematiche altrui.

Spiegano i referenti cuneesi de “I bambini delle Fate”, Monica Rolfo e Claudia Pirotti: “Nel Cuneese, “I bambini delle Fate” sono già noti a molti. Tramite le campagne “Fare impresa nel sociale” e “Sporcatevi le mani”, sono una trentina gli imprenditori e più di 100 i privati che stanno già sostenendo i due progetti dedicati alle famiglie con bimbi e ragazzi con autismo e disabilità. Non si tratta di una donazione isolata, ma di un vero e proprio accompagnamento mensile che permette alla onlus di organizzare tante attività indispensabili per le persone disabili”.

Presente alla serata anche Franco Antonello, presidente de "I bambini delle fate", con il figlio Andrea che ha ringraziato i tanti sponsor e le tante aziende e famiglie cuneesi che contribuiscono economicamente a favore della sua associazione.

Conclude Monica Rolfo, clown di Eso Es e referente de “I bambini delle fate”: “Volti sorridenti e mani colorate possano cambiare la vita delle famiglie che vivono quotidianamente l’esperienza della disabilità e dell’autismo”.

Angela Pittavino