ALBA
BRUNO MURIALDO - Girando per una città qualsiasi potremmo notare che le bellissime botteghe di una volta non ci sono più, sono state sostituite da case da gioco o da compratori di oro, questi locali occupano oramai quasi ogni angolo di un triste paesaggio urbano.
Quale sarà il futuro di questo Paese se non sinterverrà a fermare tale scempio? Come può un nazione chiamarsi democratica quando permette che i suoi cittadini, infranti da una crisi economica senza uguali, si rovinino al gioco mentre il bello della nostra storia è stato deturpato, avvilito!
Lincoscienza di questo sistema ha fatto precipitare nella disperazione migliaia di persone senza più speranza. Ci sono tantissimi che si stanno rovinando con il gioco dazzardo, non è possibile che non ci si renda conto. Il degrado e linciviltà non sono soltanto degenerazioni in mano alla criminalità, ma con amarezza ci sembra di vedere che i nostri governanti siano più interessati a fare cassa a qualsiasi costo, che a porsi il problema degli effetti di certe scelte.
Questa libertà tanto decantata non è perfetta, ha bisogno di trovare chi la difende con dignità. Si può chiedere dei sacrifici alle persone, si può chiedere di essere mortificati da tasse e gabelle, si può chiedere di cambiare stile di vita, di sopportare la povertà che incombe, ma bisogna metterci la faccia, saper combattere con coraggio contro le ingiustizie, con lesempio, dimostrando di voler ricostruire veramente il Paese cambiandolo in meglio.
Ma finchè continueremo a vedere riprodursi il malaffare e la criminalità non ci dobbiamo meravigliare più di nulla e se le migliori persone della nostra società, quelli più ingenui, i più deboli, quelli che hanno creduto e pagato, soccombono sotto il peso della vita, allora questo Stato avrà il dovere di imbarazzarsi e forse rimpiangere tutte le volte che non ha voluto guardare e tantomeno sentire.
Bruno Murialdo