CUNEO
Riceviamo e pubblichiamo: Organizzato dal Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese In collaborazione con la Residenza E. Tapparelli di Saluzzo e lAssociazione Parkinson di Cuneo. Con il patrocinio dellASL CN 1 e dellASO Cuneo. Sabato 16 gennaio ore 15. Sala Incontri della Residenza per Anziani S. Antonio C.so Nizza 89 Cuneo.
Lincontro è rivolto a tutte le persone e finalizzato allavvio del gruppo di auto mutuo aiuto per caregivers a Cuneo e a Saluzzo. Lobiettivo è di migliorare la qualità della vita delle famiglie che si trovano a dover affrontare questa malattia, offrendo uno spazio di confronto in cui poter esprimere contenuti ed emozioni, creando una rete di sostegno e di informazione che li faccia sentire meno soli.
Dopo i saluti di Eraldo Racca Presidente del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese e di Marcella Risso Vicepresidente della Residenza per Anziani E. Tapparelli Saluzzo, seguiranno gli interventi di:
Luca Ambrogio Primario di neurologia dell A.S.O. Cuneo su: Linquadramento della malattia di Parkinson e le prospettive terapeutiche future.
Silvia Rosso Psicologa psicoterapeuta dell A.S.L. CN 1 su: Gli aspetti neuropsicologici della malattia di Parkinson e laccoglimento del caregiver Claudio Rabbia Presidente dellAssociazione Parkinson Cuneo su: Testimonianza e Tangoterapia Pietro Piumetti Psicologo psicoterapeuta del CSAC su: I bisogni delle famiglie Moderatore: Piergiuseppe Zagnoni Neurologo e direttore sanitario della Residenza Mater Centro - Cuneo. Ingresso libero.
Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge, principalmente, alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell'equilibrio. L'età media di esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5% dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni. Prima dei 20 anni è estremamente rara. Sopra i 60 anni colpisce 1-2% della popolazione, mentre la percentuale sale al 3-5% quando l'età è superiore agli 85.
La malattia di Parkinson si manifesta quando la produzione di dopamina nel cervello cala consistentemente. La persona malata deve affrontare una malattia cronica invalidante. Dallaltra parte il familiare si trova a gestire una iniziale disorganizzazione del sistema famiglia e a dover trovare una soluzione quanto più funzionale ed adeguata sia nei riguardi del malato sia della famiglia nel suo insieme. Le reazioni dei membri familiari ricoprono un ruolo di primo piano nel facilitare od ostacolare il processo di adattamento del malato. Spesso alla fatica e alla stanchezza fisica si aggiunge una condizione di fragilità emotiva.
Limpegno psico-fisico richiesto per lassistenza del malato può diventare stremante e un gruppo di auto mutuo aiuto può essere una valida occasione per sentirsi meno soli e reagire alle difficoltà che la malattia pone alla vita del malato e del caregiver.