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RACCONIGI/ Teatro, Muta Imago premio Ubu 2022 si confronta con Anton Cechov in "Tre sorelle"

SAVIGLIANO

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CUNEO CRONACA - Dopo una settimana di programmazione al teatro Astra di Torino e prima delle repliche alla Triennale di Milano, arriva a Racconigi sabato 10 febbraio, alle 21, alla Soms, Tre sorelle, quinto appuntamento della rassegna Raccordi di Progetto Cantoregi in collaborazione con Piemonte dal Vivo.

Perché ricordare? Con questa domanda si apre Tre Sorelle di Cechov, dramma che viene rivisitato da Muta Imago in un lavoro di grande fascino e potenza visiva. In questa riscrittura, la compagnia mette in scena la vita delle tre protagoniste e la loro volontà di rendere la propria casa un luogo inviolabile contro lo scorrere degli eventi. Come nel cuore di un buco nero, in un loop temporale sospeso tra passato e futuro le tre donne rivivono momenti, luoghi e situazioni che hanno segnato le loro vite, dalla morte del padre alla guerra, dagli amori ai fantasmi del passato. Una performance esoterica che riavvera il passato attraverso possessioni ed esorcismi, per capire come liberarsi da ciò che è stato per aprirsi definitivamente verso il futuro. ll lavoro sul testo di Cechov mette al centro degli eventi le voci e i corpi delle tre protagoniste, il portato rivoluzionario del loro pensiero.

Claudia Sorace (regista): “Le parole pronunciate in scena saranno solo quelle di Cechov. Si è trattato piuttosto di togliere, di sottoporre il materiale a un lento procedimento alchemico di condensazione e colatura, che alla fine ha fatto restare l’essenziale. Abbiamo cercato ogni parola dove risuonasse la lotta, lo sforzo continuo di costruire un luogo inviolabile contro l’inevitabile scorrere degli eventi. Quel che rimane, e che continuerà a riecheggiare nel tempo, è la voce di tre donne, viste come le future fondatrici di mondi futuri”.

Come delle maghe o delle medium le sorelle vengono attraversate dalle voci e dai corpi dei protagonisti maschili, rivisitano momenti, luoghi e situazioni del racconto. La morte del padre, l'arrivo dei soldati, gli innamoramenti, le violenze, I discorsi sul tempo e sul futuro, il carnevale notturno, l'incendio: tutto riaffiora, torna e ritorna all'interno del meccanismo drammaturgico che rappresenta l'ultimo esito della riflessione sul rapporto tra Tempo e Identità che da ani è l'oggetto della ricerca di Muta Imago.

(Foto Luigi Angelucci)

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