CUNEO CRONACA - Nonostante l’inizio con qualche intoppo e alcuni giorni di ritardo a causa delle insistenti piogge tardo primaverili, la stagione d’alpeggio a Ostana può dirsi positiva. Bruno Ferrato, 36 anni, è alla nona annualità di monticazione all’Alpe Serre, dove trascorre l’estate insieme alla moglie e ai due bambini producendo il “Pasturo dal Sère”, formaggio vaccino tutelato da apposito disciplinare: “La stagione è andata bene, ancor più se ripensiamo al 2022, la peggior annata da quando siamo qui. Erba e acqua non sono mai mancate, al contrario dello scorso anno quando abbiamo rischiato la demonticazione anticipata proprio per mancanza di acqua”. Il Pasturo di Bruno è ormai un formaggio noto e apprezzato, che anche quest’anno ha fatto registrare il tutto esaurito.

Il clima favorevole ha incorniciato la prima stagione in alpe di Matteo ed Eloise, rispettivamente 27 e 26 anni, affidatari del nuovo caseificio comunale Tum-in. Dalla mungitura in alpe delle loro 50 capre di razza Camosciata e Saanen, ottengono formaggi caprini disponibili in tre formati: dal più piccolo, di appena 1 etto, fino alla tometta che supera il chilo di peso. "Abbiamo pensato ad un formato per i single – ironizzano i giovani, presentando le forme più piccole, pensate per i camminatori che passano al Tum-in prima o dopo la camminata verso l’Ostanetta, e che non possono pertanto caricarsi di pesi eccessivi.

Fino a quando è possibile passare a trovarli a Ostana? “Finché la Regione ci lascia - scherza ancora Eloise, ricordando la prescrizione regionale che prevede la demonticazione al di sotto di quota 1600 metri entro la metà di ottobre. La scorsa settimana, i giovani margari di Ostana hanno partecipato a "Cheese" con uno stand condiviso, presentando i rispettivi prodotti e l’obiettivo comune di preservare la qualità del pascolo e del paesaggio di Ostana, missione che li ha resi parte del progetto “Custodi dei prati stabili” promosso da Slow Food Italia.