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Purtroppo in una parte del nostro Paese il razzismo è ancora vivo e ben radicato

CUNEO

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PIERCARLO BARALE - In Argentina vivono milioni di italiani e loro discendenti; il più illustre è Papa Francesco. La prosperità degli anni della immigrazione è scemata non a causa di una natura diventata matrigna, terremoti, inondazioni o carestie. Ma per l'incapacità dei governanti.

Ho riletto, con più tempo a disposizione, "Viaggio di un naturalista intorno al mondo" di Charles Darwin. A bordo di un brigantino con 10 cannoni messo a disposizione dal governo inglese - il Beagle - alla guida del capitano Fitzroy, il poco più che ventenne Darwin, come naturalista, partecipò dal 1831 al 1836 alla spedizione attorno al globo. Lo scopo era visitare luoghi finora poco conosciuti, riportando, per quanto riguardava il giovane biologo, zoologo e naturalista, campioni di organismi animali e vegetali, viventi e fossili. Tenne giornalmente un diario, pubblicato con le osservazioni ottenute ed approfondite formulate, dopo il rientro in patria.

Successivamente l'ormai notissimo naturalista, pubblicò, nel 1859, ventitré anni dopo il viaggio, l'"Origine della specie". Fu particolarmente osteggiato in sede scientifica e dalla chiesa. Sosteneva che la diversificazione degli organismi viventi, fino all'uomo, è frutto di una continua evoluzione. Ciò significava dare l'addio alla teoria della creazione e dell'immutabilità della specie, frutto dell'intervento divino. La sua teoria venne ribadita ed illustrata con particolare vigore nel testo "L'origine dell'uomo e la selezione naturale". Sostenne che l'uomo discendeva, così come la scimmia, da un comune antenato. L'ultima opera, prima della morte avvenuta nel 1882, fu la pietra miliare di una nuova scienza: l'etologia. Si tratta de "L'espressione delle emozioni negli animali e nell'uomo - 1871".

Darwin è universalmente riconosciuto come scienziato eccelso e gloria nazionale inglese già in vita, sì da essere sepolto nella Abbazia di Westminster a Londra. Durante l'esplorazione in Argentina e Brasile, ebbe a rilevare come il razzismo, allora, come ancora adesso, ben radicato, portava a situazioni di estrema crudeltà nei confronti di schiavi o persone con pelle nera o marrone, ancorché schiavi non fossero.

Mi ha colpito una narrazione. "Questa collina è famosa - si tratta di Lago a Maricà - perché per lungo tempo servì da rifugio ad alcuni schiavi fuggitivi che, coltivando un pezzetto di terra presso la cima, riuscivano a riceverne quanto bastava a vivere. Ma alla fine furono scoperti e fu mandato un reparto di soldati che li catturò tutti, ad eccezione di una vecchia, la quale, piuttosto che lasciarsi trarre nuovamente in schiavitù, preferì morire sfracellata, lanciandosi dalla cima della montagna. Fosse stata una matrona romana si sarebbe lodato il suo nobile amore per la libertà, ma siccome era una povera negra questa condotta fu giudicata segno soltanto di bestiale cocciutaggine". Altra narrazione in una terra di razzismo è la seguente: "Mentre mi trovavo in quella tenuta - in Brasile, presso il Rio Macaè - per poco non fui testimone d'uno degli atti più atroci che si possano compiere in un paese schiavista. A cagione di una rissa e di una causa penale che ne era seguita, il proprietario fu sul punto di separare tutte le donne ed i bambini dagli schiavi adulti per venderli all'asta a Rio. Soltanto il tornaconto personale, e non un sentimento di compassione, gli impedì di compiere un simile gesto".

Riassumendo quanto visto ed appreso, Darwin afferma: "Polizia e tribunali non funzionano. Se un povero ammazza qualcuno ed è acciuffato verrà imprigionato e magari fucilato; ma se chi ammazza è ricco ed ha amicizie influenti è sicuro che non ne sconterà le conseguenze. Non esistono quasi funzionari pubblici che non possano essere comperati. Il dirigente di un ufficio postale vendeva bolli governativi contraffatti - da noi avveniva per i mezzi pubblici a Roma. Il governatore ed il primo ministro si mettevano apertamente d'accordo per derubare lo stato!. Ben pochi si attendono giustizia quando il denaro entro in ballo. Ho conosciuto un inglese che andò dal presidente di un tribunale e gli disse "Signore, sono venuto a offrirvi 200 dollari - valore effettivo 5 sterline - per fare arrestare senza indugi un tale che mi ha truffato. So che è contro la legge, ma il mio avvocato - e lo nominò - mi ha raccomandato di fare questo passo. Il giudice sorrise accondiscendente, lo ringraziò, e il truffatore prima della notte era in prigione". Parlando di questi paesi non va dimenticato in qual modo essi siano stati allevati dalla Spagna, loro snaturata genitrice".

Ricordava altresì che, circa la stabilità del governo, negli ultimi quindici anni vi erano stati altrettanti golpe, con un paese pieno di disoccupati. Ogni guerra produceva colonnelli e generali, che però non venivano pagati. Provvedevano così ad autofinanziarsi, costituendo bande armate che scorrazzavano per il paese. L'Italia di oggi per fortuna non produce golpe - l'ultimo lo fece Mussolini. Solo un inizio vi fu per un aborto di golpe, che prevedeva l'occupazione della Rai a Roma ed una svolta a destra.

In un diverso contesto, si è udito soltanto nell'agosto scorso Salvini che ha chiesto pieni poteri e poi "suicidò" il governo del quale faceva parte. Il suo "prima gli italiani" lo qualifica.

Piercarlo Barale

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