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Proseguono le ricerche dell'ingegnere monregalese, cani molecolari tra Maira e Stura

MONDOVì

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Proseguono le ricerche di Marco Ramondetti, l'ingegnere trentaduenne di Villanova Mondovì (Cuneo) scomparso domenica mattina (18 giugno) dopo essere uscito di casa per una gita al monte Oronaye, al confine tra Francia e Italia. L'allarme è scattato in serata, quando la famiglia non l'ha più visto rientrare. 

Il giovane, che lavora alla Magneti Marelli di Torino, era uscito di casa a bordo della sua auto, trovata nel parcheggio da cui sarebbe partita l'escursione, subito al di là del confine italo-francese, presso il ponte del torrente Oronaye. Nell'auto sarebbe stata rinvenuta una sorta di descrizione stampata della gita che il ragazzo si sarebbe apprestato a fare.

Il Soccorso alpino, che coordina le ricerche, ha battuto con gli elicotteri e le squadre a piedi tutti i versanti; sul versante francese, i gendarmi hanno fatto lo stesso, dovendosi però fermare per ragioni di confine nazionale. Sulle tracce del ragazzo si sono messi gli uomini della Guardia di Finanza, un elicottero del 118 che ha sorvolato le valli Maira e Stura e i cani molecolari, anch'essi portati tra le Valli.

"In questa fase non si può escludere nulla - spiega Simone Bobbio, responsabile della comunicazione del Soccorso Alpino e Speleologico piemontese. Le zone battute non sono territori boschivi, ma valli estese". Andranno quindi avanti i cani molecolari del Soccorso, nella speranza di rinvenire una qualche traccia del giovane ragazzo scomparso. 

 

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