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PRIERO/ Il sindaco Alessandro Ingaria si ricandida e promette: "La storica torre visitabile dalla primavera"

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Alessandro Ingaria, sindaco uscente del Comune di Priero (Cuneo), concluso il quinquennio di mandato quale primo cittadino si ricandiderà insieme ad alcuni membri dell’attuale Amministrazione alla carica di primo cittadino.

“La ricandidatura – spiega Ingaria – nasce da una forte volontà di continuare il processo di riqualificazione del centro storico e di riconoscimento di Priero quale attrattiva turistica oltre a sito culturale di interesse. Uno dei motivi principali del voler fare un secondo mandato è l’entusiasmo e la spinta di tutte le persone che hanno aiutato la nostra amministrazione in questi cinque anni e che vogliono vedere completati i tanti progetti avviati e poter vedere Priero sempre più bella e curata. L’apertura al pubblico della torre medievale è stato uno dei grandi obiettivi di questo quinquennio e necessita di ulteriori interventi per il completamento del percorso museale in progetto che potrà avvenire nei prossimi anni. Nella prossima primavera, la torre sarà visitabile, grazie all’ultimazione di alcuni lavori di sistemazione interna e la realizzazione di scale con soppalchi per un importo di 150 mila euro tra fondi ministeriali e comunali. La torre, attualmente è stata acquisita dal Comune di Priero in comodato d’uso gratuito dalla famiglia Palma proprietaria per un periodo diventi anni. Riuscire ad avere la possibilità di rendere visitabile la torre, è un desiderio che sovente è nella mente degli abitanti di Priero e non solo. Come Amministrazione, abbiamo inteso farci portavoce di questo desiderio impegnandoci con la comunità prierese per valorizzare e dare visibilità a questo manufatto storico".

La torre, alta circa 37 metri, è situata nell’angolo nord – est del paese, un tempo controllava l’accesso della strada da Montezemolo e attualmente è ancora perfettamente conservata. Si tratta di un’alta torre rotonda, risalente al XII – XIII secolo, in muratura di pietra grigia, traforata da tante file di buche pontaie e da alcune aperture rettangolari realizzate in epoca posteriore. Il coronamento sporge a sbalzo su una fila di beccatelli dritti e molto alti congiunti ad arco con caditoie piombanti. Oggi presenta una copertura a tetto conico ma in origine terminava con una merlatura.

Sergio Rizzo

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