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PEVERAGNO/ La cappella di San Giorgio "liberata" dalle antenne: la soddisfazione del Birùn

MONDOVì

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ADRIANO TOSELLI - Inizio d'anno che segna un importante traguardo per la Compagnia del Birùn di Peveragno, da sempre profondamente radicata nel territorio e promotrice di eventi annuali a inizio giugno.

Con una lettera aperta diffusa online, la compagnia esprime il suo plauso per la rimozione delle 'antenne' dalla cappella di San Giorgio, un risultato ottenuto dopo lunghe battaglie, polemiche e contestazioni, ribadendo il costante impegno nella manutenzione e nel restauro di questo sito storico.

«Caro San Giorgio sei tornato libero dal drago che ti insidiava dal 2019. Tu che dalla collina che porta il tuo nome sei simbolo e vedetta del nostro paese ti sei riappropriato della tua forma elegante e dignitosa. Certo, sei un prode cavaliere, capace di respingere vittorioso gli attacchi dei draghi che ti ghermiscono o deturpano, ma abbiamo purtroppo visto che non ne sei immune, anzi... E allora a te che sei stato messo a nostra difesa dai transfughi da Forfice che ti eressero la cappella, chiediamo di saperci ispirare per difenderti, per essere vigili sentinelle che sappiano tenere lontani da te e da Peveragno i temibili draghi dell'indifferenza e dell'incuria. Tu che sei stato nei secoli un santo popolare e di élite, onorato dai feudatari e dai contadini, decaduto nelle pieghe della storia, hai sempre saputo rinascere: sappi far comprendere a noi peveragnesi e a chi ti vuol bene che conservare te e il nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico è la più sana visione moderna e di sviluppo anche economico del nostro territorio. Ci hai protetto per secoli e ora tocca a noi proteggerti dai secoli che intaccano i tuoi muri, ma non il tuo valore, dacci la forza e l'orgoglio di investire nel tuo restauro. In tempi in cui insistono a dirci che abbiamo bisogno di potenza e di denaro rendi chiaro a tutti che quel che ci serve è proteggere, lavorando insieme con saggezza antica, un bene comune che apre le porte su un futuro migliore».
 
Adriano Toselli

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