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Petrini ad Alba: la sfida di Slow Food può cambiare il mercato (e il pianeta)

ALBA

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BRUNO MURIALDO - Carlo Petrini, da sempre, sogna un mondo dove si rispetti la natura e tutto ciò che da essa nasce e cresce, un mondo dove ognuno possa usufruire dei beni principali senza passare attraverso guerre e sofferenze. Lo sfruttamento del pianeta, attualmente, ha toccato confini disastrosi: di questo passo, una grande fetta di umanità rimarrà priva dei beni essenziali.

Petrini sente fortemente il bisogno di una rivoluzione planetaria per fermare quella che potrebbe diventare una sciagura di proporzioni apocalittiche. L'enciclica del 2015 di Papa Francesco "Laudato Si" lo spinge e lo incoraggia a prendere l’iniziativa e a formare un fronte che coinvolga più persone per riuscire a sovvertire la rotta che, altrimenti, porterebbe l’umanità alla guerra.

Le intuizioni e le capacita di Carlo Petrini sono doti ormai conosciute, tanto da non essere ignorate nemmeno dai dominatori del mondo. Anche se il pianeta sembra voglia andare da tutt’altra parte, il progetto dell’inventore di Slow Food è da sostenere con tutte le forze, proprio in un momento di grande disordine mondiale come quello attuale.

La terra e il mercato sono in contrapposizione, il benessere, così come viene attuato, non può che portare ad una contrapposizione tra le potenze che dominano il mondo e che ogni giorno si confrontano con ostilità e con armamenti sempre più all’avanguardia, mentre gran parte del mondo soffre la fame e la siccità.

Non rimane che sperare che il piano di Carlo Petrini diventi una realtà che coinvolga le coscienze e le speranze di un mondo che non può più continuare ad ignorare, ma deve guardare in faccia la realtà e prevedere, in futuro, un mercato che consideri il pianeta e gli esseri umani che lo abitano la priorità assoluta.

Bruno Murialdo

Il progetto sarà presentato giovedì 8 marzo ad Alba (Cuneo), nella sala Riolfo, cortile della Maddalena e successivamente a Roma, nella sala stampa vaticana, il 16 marzo.

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