BRUNO MURIALDO - Il suffragio che si è tenuto è la dimostrazione che fino ad ora nessuno dei partiti ha capito nulla della situazione nazionale. Elezioni tristi, vuote, insignificanti. Partiti vecchi e litigiosi, lontani dai veri interrogativi che la società civile si pone.

Hanno vinto (per modo di dire) le richieste di sicurezza di una società che si sente tradita e sola. Ha vinto la disperazione, il tanto peggio tanto meglio, nulla di più. Sta ai partiti guardare fuori dalla finestra, dove c’è il mondo, ci sono le famiglie, la fame, la paura e la disperazione. Fuori dalla finestra c’è l'Italia reale che nemmeno più noi riusciamo a riconoscere.

La società civile, provata da indifferenza e malgoverno, sta pagando un prezzo troppo alto. Nel paese c’è una grande voglia di cambiamento, tanto da desiderare una rivoluzione che spazzi via l’immobilismo e la cancrena burocratica. Ad ogni votazione sono sempre meno le persone che vanno a esprimere una valutazione.

Il Paese è preoccupato per il disordine che regna nelle istituzioni, sfiduciato dalla criminalità sempre più spavalda. L’assenza dello Stato in molte periferie del Paese fa crescere lo scetticismo verso il futuro, un futuro votato al contraddittorio e alla lotta politica, dimenticando i doveri di una democrazia, che sono quelli di garantire i diritti e non soltanto i doveri del cittadini.

Bruno Murialdo