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Ospedale di Verduno: 'Io speriamo che me la cavo!'

ALBA

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BRUNO MURIALDO - Questo articolo non ha nessun profumo politico, né tanto meno vuole essere un critica verso qualcuno, ma soltanto un consiglio per fare il punto sul futuro dei nostri soldi, investiti in quell’opera pubblica che è l’ospedale del terzo millennio.

Sono oramai troppi anni che si proferisce dell’ospedale Alba-Bra e del suo lungo calvario, ma si parla poco o quasi nulla del perché si è arrivati a questo punto. Questa parte di Piemonte è una delle più fortunate per un’economia creativa che ha garantito un benessere che altri luoghi non hanno avuto la fortuna di avere, ha però un grande deficit nella politica e nelle promesse mai mantenute, nei rinvii che oramai hanno superato la pazienza di un corsiero.

Se devo essere sincero e non mentire a me stesso come fanno tanti, l’idea di costruire un ospedale su una collina fragile come quella di Verduno è stata un’idea infelice e credo che proprio quell'errore ci abbia portato a questo nodo ingarbugliato dal quale non si sa ancora come ne usciremo. Come se non bastasse, a tutto questo dobbiamo aggiungere l’odissea di un collegamento autostradale che non ha ancora visto la luce.  

Sono stati finora tantissimi i politici che hanno visitato il cantiere e tutti d’accordo nel dichiarare che l’ospedale sarà finito entro... ma quell’entro non ha ancora una data sicura e definitiva. Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte, in questi giorni in visita al nosocomio, ha dichiarato che l’ospedale entro fine 2016 dovrebbe essere terminato, ma come fidarsi delle promesse dopo averne sentite tante in questi lunghi anni?

Non se ne vogliano i garanti, ma c’è un gran bisogno di certezze, perché di promesse se ne sono fatte tante, ma la realtà è quella che abbiamo davanti agli occhi, e credetemi, è una realtà che ci preoccupa.

Bruno Murialdo

 

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