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Nuovo ospedale, Cuneo Mia e Beni Comuni chiedono un confronto tra le sedi per una scelta conveniente

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Riceviamo da Cuneo Mia e Cuneo Per i Beni Comuni: "La salute di ciascuno di noi è un diritto ed un interesse collettivo. Questo è sancito dalla Costituzione che deve ispirare le azioni e le decisioni di chi amministra la cosa pubblica.

Come gruppi Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni è da questo principio che ci lasciamo guidare quando si tratta di valutare, accettare o respingere decisioni e scelte nella ormai annosa questione della sanità a Cuneo. Come direbbe il consigliere Noto è di quel principio costituzionale che ci siamo innamorati ed il seguirlo ci preserva dal cadere in confusione.

Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo chiesto alla sindaca di prendere posizione netta e convinta sul richiedere piani operativi speciali ed urgenti per superare liste d’attesa, ricorsi al privato, esclusione dei più deboli dalle cure. Abbiamo chiesto di lavorare perché si aprano velocemente case di Comunità per rispondere con più agilità alle richieste di cura meno complesse, per alleggerire il lavoro dell’ospedale.

Abbiamo chiesto di completare la richiesta di un nuovo ospedale con una revisione comparata della sede Carle e della sede Cuneo per capire con studi alla mano quale sia la più conveniente. Abbiamo chiesto che sia abbandonata l’idea di costruire un nuovo ospedale con un privato che chiederebbe un affitto per 20 anni superiore a 55 milioni di euro, costringendo il nostro ospedale a risparmiare su personale e servizi sanitari.

Ci sono parse queste nostre domande molto coerenti con quanto dice la Costituzione: la salute è un diritto individuale ed un interesse collettivo. Ci sono parse richieste su cui fare battaglie, spendere insistenza e decisione, ma la sindaca le ha giudicate confuse, come se non fossero legate da una logica ed alla fine abbiamo anche capito il perché le sembrassero cosi sconclusionate. La Sindaca dice: ciò che chiedete è di competenza ora della Regione ora dell’Asl, ora dell’Aso. Ciò che chiedete ha a che fare ora con l’ospedale, ora con il territorio, ora con la Regione.

Ecco la differenza: le nostre richieste hanno le radici nei principi costituzionali e parlano di salute, la maggioranza che ci governa non le comprende perché tutta intenta a cercare a chi compete decidere e si nasconde dietro le carte e le scrivanie da dove non si vede il bisogno di cura".

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