Riceviamo da Cuneo e pubblichiamo: "Dopo le note vicende del centrosinistra cuneese, ora tocca al centrodestra esprimere un candidato sindaco. Da osservatore interessato non posso che augurarmi che il candidato possa essere una persona nuova, che non arrivi da logiche di partito e che dia una ventata di novità in questa città che ha dimostrato ancora una volta (anche se non ne sentivamo il bisogno), come gli ordini di partito valgono di più dell’effettivo valore delle persone.

Per questo ripongo la mia speranza nella compagine che vede protagonisti i partiti di centrodestra, che almeno da quella parte politica si possa dare un segnale di discontinuità con il passato e far da megafono ai cittadini che non sono soddisfatti di come sono andate le cose negli ultimi cinque anni.  

A partire dalla gestione delle elezioni provinciali, fino alle battaglie di sempre come corso Giolitti, la viabilità cuneese, la proposta di parcheggi sotterranei e tanto altro ancora. La battaglia deve continuare e un alternativa è possibile in questa città. Vedi con piacere le tante liste civiche che in questi giorni si stanno muovendo attorno candidati sindaci che non siano i soliti. Non importa da che parte della politica stiano, c’è comunque da apprezzare il tentativo di cambiare le sorti della città.

Il consiglio è quello di ascoltare meno dettami da partiti politici e dar retta molto di più ai cittadini e far scelte partecipate che possano davvero andare in contro agli abitanti di questa città e a tutte le frazioni, che non possono e non devono essere dimenticate.

Proprio sulle frazioni e quartieri ci sarebbe da fare un discorso a parte che magari affronteremo più avanti. Comincia una lunga stagione di propaganda e lavoro. Il consiglio è quello di cercare il più possibile di essere trasparenti e onesti con i propri elettori, cosa non troppo scontata di questi tempi". Denis Scotti, Cuneo