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Bra: quei giovani interpreti della musica antica che accendono il maggio in Santa Chiara

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - "Non mi stancherò mai di vederti, mia piccola grande chiesa, e so anche, che un giorno troverò nuove ragioni per amarti e fare di te un punto di riferimento per indirizzarvi me stesso e gli altri alla ricerca del bello e dell'amore, del Capolavoro nascosto". Nel suono di questi versi intensi e indelebili, tratti da “Santa Chiara tra poesia e realtà" di Padre Ettore Molinaro, è racchiuso il cuore pulsante d'amore senza confini del frate Cappuccino minore Ettore Giovanni Pietro Molinaro scienziato, uomo di immensa umanità e cultura che, per cinquant'anni, come un figlio devoto si è preso cura della chiesa di Santa Chiara di Bra.

Il raro gioiello barocco (1742-1748) è opera di Antonio Bernardo Vittone, che ha concepito il suo capolavoro con un'armoniosa visione artistica e spirituale, in cui architettura e musica sono interconnesse e si influenzano reciprocamente. Ne è prova anche il singolare coro ligneo situato dietro l'altare maggiore, caratterizzato da sedili in noce semplici e severi in linea con lo spirito francescano.

Come nacque l'associazione? Domando all'avvocato Alberto Di Caro, presidente dell'associazione

“Nel 2015, mancato da poco Padre Ettore Molinaro, la già sindaca Bruna Sibille, sapendo dell'amicizia che ci legava, mi chiese se potevo interessarmi per evitare il prevedibile abbandono e, quindi, l'inevitabile degrado della chiesa. Con il consenso dei frati cappuccini minori che sono i proprietari e sottoscritto l'atto di comodato gratuito per la cessione della chiesa del coro e del coretto, con una cerchia di amici di Padre Ettore abbiamo dato vita all'Associazione. E' stato il primo passo che ci ha consentito di aprire la chiesa e occuparci della guardiania e della piccola manutenzione ordinaria, mantenendo le sue caratteristiche sacre, anche se non verrà celebrata la messa".

Quali sono gli orari di apertura della chiesa?

"Tutti i giorni dalle 10 alle 19 e, tengo a precisare che il grande merito va al consigliere Danilo Bono, che abitando di fronte alla chiesa ne osserva la vita quotidianamente, assolvendo alla manutenzione ordinaria. Senza di lui la nostra associazione potrebbe chiudere i battenti. Naturalmente abbiamo anche provveduto ad installare un impianto di videosorveglianza e di allarme".

Quale è la principale ambizione della vostra associazione?

"E' proseguire l'intensa attività culturale di padre Ettore, allestendo anche programmi musicali nel pregevole coro, ma per ospitare musicisti e pubblico in tutta sicurezza, è stata imprescindibile la ripristinazione di tutti gli impianti e le strutture che li contengono, che oggi sono perfettamente a norma. L'operazione ha richiesto molto tempo e un notevole esborso finanziario, quasi tutto autofinanziato e grazie anche a spontanee prestazioni d'opera gratuite".

Dal 2016, mediante una convenzione con l'istituto tecnico Ernesto Guala di Bra, alcuni studenti del corso turistico, nei weekend pomeridiani, accompagnano i turisti nella chiesa in qualità di ciceroni. Inoltre, in modo sporadico, abbiamo messo a disposizione il coro della chiesa per la rassegna Bacco & Orfeo,produzione di Alba Music Festival patrocinata dai comuni di Alba e di Bra, che si svolge alle 16,30 di tutte le domeniche dal 24 marzo al 28 aprile.

Dopo un percorso di riqualificazione di otto anni, ormai in un clima di sicurezza, è nata la prima rassegna musicale interamente prodotta dalla Associazione Ettore Molinaro, Amici di Santa Chiara e di B.A. Vittone, con la direzione artistica del m.o Claudio Chiavazza, fondatore e direttore del Coro Ruggero Maghini di Torino e la consulenza del prof. Paolo Bulgarini, nell’incantevole ambiente del coro ligneo della chiesa di Santa Chiara, dotato di un pianoforte a coda Steinway e, soprattutto, di un’acustica perfetta, tanto che è stato anche sede di registrazioni discografiche. La musica di Santa Chiara dovrebbe essere la prima di una serie a cadenza annuale: una sorta di Maggio Musicale Braidese (a immagine e somiglianza del Maggio Musicale Fiorentino).

Quale repertorio proponete nella rassegna musicale?

"Con il maestro Claudio Chiavazza, il professor Paolo Bulgarini raffinato musicologo e l'assessore alla cultura Fabio Bailo, ci siamo ispirati allo stile barocco della chiesa orientandoci su un repertorio di musica antica, proponendo sette eventi, di cui quattro sono concerto dal vivo e tre sono narrazioni in musica. Per l'esecuzione abbiamo coinvolto giovani concertisti già di alto livello, fornendo loro l'occasione imperdibile di esibirsi sul palco di un prestigioso coro ligneo. I concerti dal vivo, il primo e l'ultimo, sono fatti in collaborazione con il festival Back To Bach, che si svolgono soprattutto a (TO sta per Torino)Torino di alto livello".

Le narrazioni in cosa consistono?

"Si svolgono su grande schermo, dove il dialogo di due protagonisti che narrano l'opera, è intervallato da frammenti di brani della sua interpretazione".

I componenti del Consiglio direttivo sono: Presidente Alberto Di Caro; Vicepresidente Fabio Bailo; Consigliere Danilo Bono, segretaria Silvia Brizio; Consigliere tesoriere Raimondo Testa. Il Collegio dei Revisori dei conti: 3 componenti, Presidente Gioachino Gili. Il Collegio dei Probiviri: 3 componenti, Presidente Adriana My.

La proposta musicale della prima edizione nei prossimi giorni:

Giovedì 9 maggio 2024, Concerto: Al suon di questa lira; Martedì 14 maggio 2024, Narrazione in musica: L’Orfeo di Claudio Monteverdi; Martedì 28 maggio 2024, Concert Avant le coucher du Roi; Martedì 4 giugno 2024, Narrazione in musica Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte: la trilogia Mozart/Da Ponte; Mercoledì 19 giugno 2024, Concerto: Bach vs Haendel.

Alberto Di Caro conclude citando il fine musicologo professor Paolo Bulgarini: “Il suono, dunque, insieme all'altro fondamentale elemento della luce, viene ad integrarsi con la forma architettonica al fine di animare l'edificio sacro quale vibrante e vitale organismo liturgico: così la musica che oggi udiamo sensibilmente in Santa Chiara può aiutarci a percepire e a contemplare, con gli occhi e le orecchie dello spirito, la musica di Santa Chiara”.

Fiorella Avalle Nemolis

(Foto Tino Gerbaldo)

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