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No Dad, centinaia di famiglie in piazza a Cuneo: protagonisti i bambini

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Nell'ultimo anno non si era ancora mai vista una protesta così sentita come quella che si è tenuta oggi, domenica 21 marzo, a Cuneo, per chiedere di tornare a scuola in presenza. Centinaia di famiglie della zona di Cuneo sono arrivate in piazza Galimberti per la manifestazione nazionale organizzata dalla rete "Scuole Aperte".

La rete chiede alle istituzioni di "riconoscere che l’istruzione è un diritto fondamentale ed essenziale che deve pertanto rimanere svincolato dall’automatismo delle 'zone a colori'. Le istituzioni si devono adoperare per mettere in atto rapidamente tutte le misure necessarie allo svolgimento delle lezioni in sicurezza e in presenza per ogni ordine e grado di istruzione".

Inoltre, fra le richieste emerge "la difesa della salute psicofisica, oggi gravemente minacciata in bambini e adolescenti", in quanto "la prolungata mancanza di socialità e di una sana relazionalità didattica sta determinando tra i giovanissimi un allarmante aumento dei casi di tentato suicidio e di autolesionismo, mentre la scarsa attività fisica e il dilatarsi del tempo trascorso davanti a tablet e pc inducono l’aumento dei casi di pubertà precoce".

Non tutti però sono d'accordo sulla riapertura delle scuole in questa fase di emergenza sanitaria. Il timore dei contagi, soprattutto alle Superiori, resta alto. A far paura sono soprattutto le varianti del virus. Si discute sul rientro in classe almeno fino alla scuola primaria, mentre in alcune zone come a Torino le scuole hanno già aperto a piccoli gruppi, nel rispetto del Dpcm. 

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