SIMONE BORIO - Se a scuola copiare non è una pratica raccomandabile, nelle pubbliche Amministrazioni potrebbe
rilevarsi un'occasione da non perdere.

I Comuni più virtuosi non perdono l'opportunità di cogliere le buone idee che nascono dal territorio, ma sono anche capaci di intercettare ed utilizzare buone iniziative già sperimentate in altri luoghi.

Cuneo attualmente non mi sembra realmente in grado di aprirsi a nuove sfide per diventare una vera “smart city”, eppure esempi che potrebbero fare al caso della nostra città non mancano.

Alcuni richiedono dei progetti più complessi ed articolati, come intraprendere un percorso che porti al bilancio partecipativo, già sperimentato in città analoghe a Cuneo dal punto di vista della popolosità, che ha riscontrato grandi successi, o rivoluzionare il sistema di trasporto pubblico magari utilizzando il lavoro presentato da “Avere un sogno: granda”.

Esistono però alcune pratiche che non richiedono tempi e investimenti onerosi, come il servizio di gestione delle segnalazioni “Comuni – chiamo” ( https://comuni-chiamo.com) che offre la possibilità ai cittadini di segnalare eventuali
problematiche, legate ad infrastrutture o servizi pubblici, dall'apposita applicazione del proprio smartphone e già adottato da 65 Comuni italiani.

Cuneo avrebbe tutte le caratteristiche per intraprendere un percorso per diventare una “Città intelligente” che faccia da riferimento per altri Comuni ma, ad oggi, soprattutto ai piani alti, preferiscono forse essere menzionati sui media nazionali per spiegarci la giornata tipo del nostro primo cittadino.

Io penso che sapere che il nostro sindaco si svegli alle 6,45 ed ascolti Radio Radicale non interessi a nessuno, mentre saremmo tutti interessati a capire il futuro della nostra città.

Simone Borio