BRUNO MURIALDO - Oggi gli Europeisti esultano per la vittoria di Emmanuel Macron in Francia e tirano un sospiro di sollievo per aver evitato Marine Le Pen e il suo Front National.

Gli Euroscettici invece saranno pronti a additare qualsiasi falla che il giovane presidente delle repubblica Francese contribuisca a creare dimenticando le parole date durante la campagna elettorale.   

Gli Europeisti, tra i quali io stesso, non possono che essere fieri, ma certi anche che l'Europa cosi com’è non può funzionare, un'Europa debilitata, egocentrica, per certi versi folle come questa che stiamo vivendo, non può andare lontano, le parole senza i fatti  rimangono vuote, silenziose, incapaci di essere protagoniste in un mondo disordinato  e instabile. Un mondo che ha bisogno di una guida forte che abbia come base una storia e una cultura; tutto quello che l’Europa ha sempre rappresentato prima di diventare una succursale bancaria.

La pace di questo tempo dipende soprattutto da quanto l’Europa sarà capace a essere interprete in un mondo dilaniato da guerre e terrorismo.

Da oggi in poi dovremmo guardare a Parigi: se Macron e tutto ciò che rappresenta sarà capace di contrapporsi forse potremmo sperare in nuovo Illuminismo; altrimenti, non ci rimarranno che i populismi a dilaniare quello che ancora rimane delle nostra storia.

Bruno Murialdo