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Ma quei "soloni" del Pd che conti avranno fatto su Borgna eletto al primo turno?

CUNEO

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ANGELO BODINO - I "soloni" del Pd nazionale e regionale hanno fatto di tutto per far sì che a Cuneo Borgna e la sua coalizione si fregiassero del simbolo Pd con il preciso scopo di vincere le prossime elezioni amministrative al primo turno.

Ma adesso che è ufficiale la candidatura dell’ex senatore Menardi, che si presenterà con tre liste politiche (Fratelli d’Italia-Lega Nord-Forza Italia, oltre una o due liste civiche) questi "soloni" del Pd continueranno ad averne certezza?

C’è nel dubbio cerchiamo di analizzare le percentuali di voti delle liste che appoggiavano nel 2012 l’attuale sindaco e cioè "Udc-Crescere Insieme" con il 9.08%-“Cuneo Solidale” con il 7.84%-”Democratici per Cuneo” con il 7.44%”-Centro Lista Civica” con il 6.98%-“Cuneo Più” con il 5.58% con un totale del 36.92% al primo turno.

Nel 2017, le cinque liste dell’attuale maggioranza che appoggiano il “Borgna-bis” sono le stesse del 2012, con la sola variante che “UDC-Crescere Insieme” si sono divise e gli "ex Udc“ con “Cuneo Più” si sono uniti per formare il gruppo “Per Cuneo”; a queste cinque liste, dopo la rinuncia forzata della Manassero, occorre aggiungere le due liste politiche che sono entrate in maggioranza, vale a dire Pd con il 9.38 % e Moderati con il 6.81%, per un totale del 16.19%.

Conclusione? Se si sommano le percentuali delle sette liste che appoggeranno il Borgna-bis, si arriva al 53.11%, e quindi sarebbe lecito supporre che i "soloni" del Pd nazionale e regionale abbiano volutamente impedito la disfida Borgna-Manassero, convinti di vincere con Borgna al primo turno. Ma sarà così?

C’è il detto: "Mai fare i conti senza l’oste", e forse la discesa in campo del sen. Menardi qualche effetto collaterale lo avrà e quindi sorge spontanea la domanda... "Caro Borgna, è proprio convinto che questo Pd di Mantelli e C sia un valore aggiunto? E se invece si dimostrasse un valore disgiunto?".

Con un po’ di fantasia e con dati alla mano, proviamo a capire cosa potrebbe accadere al primo turno delle elezioni che si svolgeranno l’11 giugno 2017?

Facciamo quattro conti partendo dal presupposto che i consiglieri che non siedono più in Consiglio Comunale - Manassero, Ambrosino, Falco, Giraudo, Rosso, Collidà, Isaia, Valmaggia, Roseo e Genovese - sono stati eletti con un totale di voti pari al 7% circa dei votanti.

Ci siamo fin qui? E quali saranno poi i consiglieri dell’attuale maggioranza e quelli della ex minoranza Pd e Moderati che non si presenteranno più? E quanti punti in percentuale perderanno le liste civiche ora a fianco del simbolo Pd con alfiere Borgna?

E se mettiamo sul piatto della bilancia gli “umiliati ed offesi” dal Pd renziano, orfani della Manassero (speriamo che dopo la forzata rinuncia come candidata sindaco abbia la dignità e la coerenza di non ripresentarsi consigliere nella futura lista Pd, dei delusi fuorusciti bersaniani che non ne vogliono più sapere del Pdr-Pd di Renzi, dei delusi da “Cuneo Solidale” orfani degli ex fondatori Ambrosino e Falco, dei delusi di “Centro Lista Civica” orfani di Giraudo e Rosso, dei delusi di “Udc-Crescere Insieme” orfani di Collidà ed Isaia, dei delusi dei "Democratici per Cuneo” orfani della Roseo e di Vito Genovese passato all'opposizione (oltre Valmaggia, ora assessore in Regione), dei delusi di "Cuneo Più” confluita nella lista "Per Cuneo” che come riferimento politico ha il ministro Costa già Ncd di Alfano, quale potrebbe essere il risultato finale?

Pobrebbe non essere campata in aria la previsione pubblicata dal “Laboratorio Democratico” che dà la coalizione del Borgna-bis al 43% e conseguente ballottaggio con la coalizione del centrodestra di Menardi data al 23%.

E se nel frattempo (come scritto proprio su questo giornale) per "sparigliare gli ori" spuntasse un altro candidato (o candidata?) in rappresentanza di un vero centrosinistra, quali potranno essere le conseguenze per l’uno o per l’altro?

Cari "soloni" del Pdr-Pd di Renzi che avete di fatto impedito agli iscritti Pd di Cuneo di scegliersi democraticamente il proprio candidato, noi non possiamo certo prevederlo, ma siamo proprio curiosi di vedere come andrà a finire!

Angelo Bodino

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