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"Le banche abbandonano il territorio": Uncem manifesta dopo la chiusura dell'Unicredit a Venasca

SALUZZO

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CUNEO CRONACA - Uncem scende in piazza a Venasca alle 10 di lunedì 16 ottobre. La manifestazione è davanti alla banca che chiude. "Che come in cento, mille altri Comuni italiani, se ne va, abbandona il campo, toglie l'impegno, lascia vuoti i locali, si priva dei legami - scrive Uncem -. Sceglie il profitto e non il presidio. Sono così gli Istituti bancari, negli ultimi anni: guardano al guadagno, tolgono gli uffici, se ne fregano di terza età e giovani, in nome dell'on line che, indubbiamente, è importante, ma non risolutivo. Se ne vanno. E lo fanno sbattendo la porta in faccia a comunità, Comuni, correntisti, clienti, imprese, famiglie. Anche loro andranno altrove, toglieranno conti e sposteranno risparmi e investimenti. È la logica conseguenza dell'abbandono dei territori da parte delle banche, per concentrarsi nei fortini, i quartieri finanziari londinesi e milanesi. Uncem non ci sta".

Con i sindacati dei lavoratori, Uncem è scesa in piazza qualche giorno fa. Ci torna nella mattinata di lunedi 16 ottobre, con una iniziativa a Venasca, in Valle Varaita, organizzata dal sindaco Silvano Dovetta con i presidenti Uncem Marco Bussone e Roberto Colombero. "C'è molta arrabbiatura, c'è sdegno e c'è anche la convinzione del profondo errore, in passato, da parte di autorità di controllo, Banca d'Italia, e pure Parlamenti e Governi, nel non aver individuato regole più ferree su cosa sono, cosa fanno, dove sono e come stanno sui territori le banche. Non ci sono regole. Fanno tutto quello che vogliono. Tranne BCC e Casse di Risparmio, tranne Poste Italiane, i grandi gruppi multinazionali hanno scelto la smobilitazione".

"Una situazione grave e da contrastare - conclude Uncem -.Con una manifestazione, mai abbastanza, ma un segnale - a Venasca - dell'arrabbiatura e dei territori che non ci stanno. Comuni, comunità locali, Unioni montane che scendono in piazza, invitando tutti: preti, Parlamentari, imprenditori, sindacati, associazioni, e chi vuole esserci per dire no alle chiusure". 

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