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La Tesiquare di Roreto di Cherasco con la Fondazione DIG421 ha inaugurato il Borgo digitale

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - La Tesisquare di Roreto di Cherasco produce digitale e la omonima Fondazione DIG 421, Fondazione Digital Innovation Gate 421(per il ventunesimo secolo) fa ricerca, questo, in sostanza, è il cuore pulsante dell'impresa fondata dai coniugi Giuseppe Pacotto e Marcella Brizio. I due complessi affiancati e paralleli, divisi simbolicamente da una quinta verde, sono leggermente divergenti, in quanto proseguiranno in direzioni differenti. Una visione illuminata, coraggiosa che li ha spinti ad intraprendere un percorso innovativo tracciato per il futuro, dove i protagonisti saranno le generazioni a venire. 

"Partire quando gli altri si fermano, è la velocità che nella competizione fa la differenza. Il futuro è l'esperienza che incontra l'innovazione e si rigenera". E' il mantra dei coniugi Pacotto che muove i loro passi, veloci, ma sempre ben ponderati e, soprattutto, accompagnati da una generosa politica aziendale, volta al sociale. Il percorso di innovazione della Fondazione DIG 421 avviato nel 2019, ha visto il suo primo traguardo con l'inaugurazione del polo A il 4 settembre 2021. Da allora, il progetto ha continuato ad evolversi espandendosi con la successiva costruzione dei poli B e C che hanno dato vita al Borgo digitale, inaugurato il 23 marzo 2024.

All'ingresso l'impatto visivo del Borgo digitale, progettato dallo studio Nemesi Architects Michele Molè - Susanna Tradati e cucito addosso ai committenti, è suggestivo e da subito si palesa il mood “Pacottiano”: accoglienza, innovazione, sostenibilità, integrazione con il paesaggio, cultura, informazione, insomma tanta sostanza. Il progetto architettonico suddiviso con dinamici e armoniosi moduli, intervallati da piazze e aree verdi, integra cemento, acciaio e vetro, elementi che incarnano solidità e trasparenza, i concetti fondamentali su cui poggia la Fondazione.

In occasione dell'inaugurazione, l'acciaio e il vetro brillano al sole partecipano anch'essi al clima di festosità. Tuttavia, il complesso rappresenta anche un luogo etereo, in cui le idee, i progetti, le sfide, gli esperimenti e le alleanze prendono luce e vita attraversando la trasparenza della struttura e, incrociandosi, concretizzano sviluppo e innovazione.

Nella gremita sala conferenze, presenti autorità, professionisti, funzionari, imprenditori locali e soci, introduce Elio Becchis, direttore generale della Fondazione. “Oggi inauguriamo i due nuovi Campus e per fine anno contiamo di completare la realizzazione del parco adiacente con percorsi pedonali nel verde. La nostra ambizione è quella di creare un polo innovativo che sia un punto di riferimento per il territorio, in cui si possano sviluppare nuove iniziative e creare futuri posti di lavoro".

Quindi il Campus di circa 2000 mq, in qualità di Fondazione, offrendo spazi generosi e confortevoli, con uffici, sale riunioni, zone di ristoro e relax, (a breve si aggiungerà il parco aperto anche al pubblico), si configura come un luogo aperto a tutti, sia pubblici, sia privati, dove costruire tavoli di confronto per un approccio dinamico e collaborativo all'innovazione, attraverso condivisione di conoscenze e di progetti, con l'obiettivo di generare impresa e nuove opportunità produttive nel territorio.

Giuseppe Pacotto, con a fianco la consorte Marcella, ringrazia il pubblico intervenuto e in particolare ringrazia anche la sua efficiente squadra costituita da validi collaboratori e soci, che hanno contribuito a raggiungere certi obiettivi. E non manca di citare tutte le imprese locali che hanno partecipato alla costruzione del complesso, sottolineandone la competenza. Annuncia ulteriori impegni e investimenti per la Comunità, dal Parco aperto anche al pubblico, che sarà inaugurato il 7 settembre 2024, alla pista ciclabile che collegherà la Fondazione alla città di Bra.

Quindi, dai valori, al progetto architettonico, il Borgo DIG 421, si configura come un luogo dove è protagonista un nuovo Umanesimo con al centro persone, idee, condivisione, conoscenza e cultura.

Fiorella Avalle Nemolis

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