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La stagione dei rifugi alpini in Granda riparte dalla nuova consapevolezza delle giovani generazioni

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Dal Don Barbera al Dante Livio Bianco, tutti i rifugi del Parco del Marguareis e del Parco delle Alpi Marittime sono pronti ad accogliere gli escursionisti. E' iniziata ufficialmente la stagione di apertura continuativa, sino a metà settembre, dei rifugi alpini del Club Alpino Italiano. La data del 15 giugno è il simbolico taglio del nastro del periodo dei trekking. Anche se Don Barbera, Garelli, Questa, Remondino e Valasco erano già aperti tutti i giorni, Dante Livio Bianco, Genova-Figari, Morelli Buzzi e Soria-Ellena sono operativi da giovedì e da sabato lo sarà anche il Federici Marchesini al Pagarì che è il più in quota di tutti.

A spalancare le rosse persiane del Soria-Ellena è Luca Galfrè, nuovo custode selezionato alla fine scorso anno tra una rosa di candidati dal Cai di Cuneo, sezione proprietaria della struttura. Il giovane borgarino che per anni ha gestito il rifugio Paraloup in Valle Stura porterà alcune novità che testimoniano la consapevolezza di operare all'interno di un'area fragile e preziosa come quella del Parco. "Nessun volo di elicottero, salvo per operazioni di manutenzione della struttura o degli impianti - spiega Luca - e rifornimenti con un camioncino e muli". 

E prosegue. "Abbiamo fatto la scelta di non vendere l'acqua in bottiglia per ridurre il consumo di plastica. Per chi ne sarà sprovvisto venderemo una borraccia griffata a 3,50 euro da riempire alle fontane fuori del rifugio e per chi non vuole rinunciare alle bollicine ci siamo dotati un distributore per riempire la borraccia acquistata o in dotazione. A prescindere dalle dimensioni del contenitore faremo pagare il prezzo simbolico di 50 centesimi". Per chi sale in bicicletta a pedalata assistita ci sarà la possibilità di fare il pieno di energia, prodotta con fonti rinnovabili.

Anche dall'altra parte del Colle di Fenestrelle, al rifugio Genova, c'è un nuovo guardiano. E' Susanna Gioffredo, 24 anni, la più giovane gestrice di rifugio alpino d'Italia. Nonostante l'età vanta una lunga esperienza per le otto stagioni a fianco del sul predecessore Dario Giorsetti e anche la certificazione professionale ricevuta con il corso di Tecnico specializzato in ospitalità turistica, promosso da Afp in collaborazione con l’associazione Ecoturismo in Marittime, le Aree protette Alpi Marittime e le guide alpine di Global Mountain.

Le new entry nei gestori di rifugio nel Parco proseguono con Marco Ghibaudo che ha aperto il Remondino, ai piedi dell'Argentera. Un ragazzo con una particolare sensibilità alla sostenibilità, eredità della precedente gestione di otto anni del rifugio Toesca nel cuore del Parco naturale dell'Orsiera-Rocciavrè.

"Per ridurre i rifiuti all’origine ci siamo dotati di spillatore per la birra e di attrezzatura per gasare l’acqua e poi, per esempio, non utilizzeremo per la colazione le mono porzioni di marmellata”. E continua: “Un intervento importante è stato il potenziamento dell’impianto fotovoltaico che con l’energia della centralina idroelettrica ci consentirà di limitare l’uso del generatore. Anche qui una parte dei trasporti sarà praticata con i muli”.

Marco ha anche organizzato una festa. Un centinaio di persone sono salite a quota 2430, tra queste anche i presidenti delle Aree Protette Alpi Marittime e della sezione del Cai di Cuneo, Piermario Giordano e Paolo Salsotto.

(Da destra: Marco Ghibaudo, Paolo Salsotto, Piermario Giordano, Cristiana Uberto (revisore dei conti CAI Cuneo) e Emanuel Parracone, volontario del Soccorso Alpino)

 

 

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